I complotti dei negazionisti.

Negare qualcosa non vuol dire necessariamente dibattere di qualcosa. Sono due approcci diversi che richiedono posizionamenti diversi.
Negare è avere acquisito tutte le cognizioni necessarie a confutare nettamente un’esposizione di fatti che è risultata, al negazionista, fallace e falsa.
Dibattere invece è opporre, tramite il dialogo e con il suffragio di fatti se necessario, un contrasto ad una tesi sostenuta, divergente o opposta a quella ricercata da coloro che sono alla ricerca di maggiore e
migliore chiarezza o che hanno necessità di dissipare i propri dubbi al riguardo.
E a volte, il più delle volte, i negazionisti mancano di quelle cognizioni acquisite che sarebbero necessarie a confutare e ribaltare una verità scientifica, ovvero accertata attraverso un processo di verifica comprovata.
E’ il caso dei negazionisti dell’esistenza del virus Covid riunitisi a Roma pochi giorni fa per protestare e far conoscere la loro assoluta verità.
Un po’ come i terrapiattisti , più che esporre le loro tesi cercano solo di abbattere quelle ufficiali ,dipinte come effetto di una congiura generale ordita da un qualche ordine segreto .
Ordine che nei secoli cambia, lasciando via via ad altre organizzazioni il testimone di questo piano strategico, teso ad appropriarsi totalmente delle vite umane ( una volta era della loro anima, ora non se ne parla più).
Il sistema per opporre la logica del complotto , che tanto logica non è, è quella di riportare tutto a testimonianze ritenute inconfutabili ( libri divulgatori, convegni segreti, messaggi alieni ,eventi inspiegabili, alterazione del tempo e dello spazio) che rivelano senza ombra di dubbio che esiste un interesse preciso affinchè la verità vera non sia rivelata ed anzi venga sostenuta ed appoggiata da quasi tutti, un’altra del tutto posticcia. Come sarebbe posticcio il Covid, che pertanto è una malefica invenzione per soggiogarci tutti.
Se venisse scoperto il perfido raggiro questi complottatori ne perderebbero di potere, soprattutto economico.
E chi sono i complottatori? Nella storia sono cambiati più volte.
I più famosi nei secoli sono stati I Templari, gli Illuminati, la Massoneria, gli Ebrei.
Anche i Russi e gli Americani, ma con connotazioni più politiche.
Ora sono le multinazionali, più specificatamente quelle dei farmaci.
Con l’aiuto di grandi capitalisti,i Rothschild( da almeno tre secoli) Soros( ormai in pensione), Bill Gates e la moglie( finalmente una donna).
Purtroppo è deceduto Steve Jobs( sicuri che sia morto? Magari anche lui è vivo e vegeto come Hitler ed Elvis Presley) i prossimi , se non muoiono prima, saranno Zuckenberg e Bezos, ci si può scommettere.
Ma il vero scopo, a mio modo di vedere, è che il complottista assume un’identità che altrimenti lui, lei, sentirebbe di non avere.
Insomma, essere l’oggetto preciso di una serie di complotti che dovrebbero avere l’intento di condizionare la loro vita è in qualche modo gratificante.
Altrimenti si rischia di sentirsi come gli operai automi di Metropolis di Fritz Lang, tristemente anonimi.
Chi crede nei complotti e crede di esserne l’obiettivo, dà un senso alla propria esistenza, la qualifica oltremodo da anonima a ricercata.
Non è cosa irrilevante a pensarci bene.
L’anonimato , vivere senza molte prospettive ed oppressi da un senso di inutilità, è quella condizione che può generare il bisogno di emersione sociale.
E chissà che non contribuisca in modo sostanziale a convincersi che è a causa di un tremendo, inoppugnabile complotto che la nostra vita è così , così poco concludente.

Coloro che credono nei grandi complotti , studiati ed applicati con un perfido sistema con lo scopo di affliggere la vita delle persone nel mondo, non sono affatto i nemici di questo sistema.
Non ne scalfiggono nemmeno la più piccola unghia.
Sono anzi funzionali al sistema stesso che intendono denunciare.
Senza di questi complotti, senza il sistema che li diffonde, sarebbero ancora meno cosa di quanto lo sono al momento del complotto stesso.
Se un sistema lo si vuole cambiare si deve essere dentro , non fuori, per poterlo modificare.
Lo sanno anche loro, i complottisti, che funziona così.
Agostino Mastrogiacomo

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