Papa: D’Ambrosio, ok sprone a politica, basta interessi bottega  Mai come in momento di crisi chi governa deve dare meglio di sé 

(ANSA) – ROMA, 20 APR 2020- “Credo che il Papa abbia fatto bene a richiamare il grande orizzonte etico del bene comune, che non è mai un richiamo retorico, ma è un principio cardine che include solidarietà, opzione preferenziale per gli ultimi, accoglienza, equa distribuzione delle risorse e cosi via. Principio guida per tutti: politici e cittadini!”. Così don Rocco D’Ambrosio, docente di Filosofia politica all’Università Gregoriana e direttore del network di formazione politica ‘Cercasi un fine’, commenta con l’ANSA il richiamo rivolto stamane da papa Francesco ai politici affinché “in questo momento di pandemia cerchino insieme il bene del Paese, e non il bene del proprio partito”. 

“Mentre ascoltavo papa Francesco – sottolinea D’Ambrosio – mi è ritornata in mente la frase di Adenauer: ‘Viviamo sotto il medesimo cielo, ma non abbiamo lo stesso orizzonte’. Il medesimo cielo – o la ‘stessa barca’, come dice il Papa – è la crisi che viviamo, sotto tutti i suoi punti di vista: sanitario, sociale, politico, istituzionale, economico; nessuno escluso. L’orizzonte è quello del senso, del significato, dei principi etici costituzionali da rafforzare o da riscoprire”.
Secondo don D’Ambrosio, “al bene comune si oppone una visione ristretta del bene, diremmo di ‘bottega’, individualista e utilitarista: ciò vale per un Paese, un organismo internazionale – si pensi all’Europa o alle Nazioni Unite – ma anche per famiglie, gruppi, aziende ecc. Il consenso immediato e populista è uno dei grandi distruttori di bene comune. Il problema è far crescere una coscienza personale e collettiva che sappia superare la ‘bottega’ e aprirsi agli altri, al mondo”.
Per il docente della Gregoriana, nell’attuale contesto a livello politico “errori ne sono stati commessi, ovunque, vista anche la novità e la difficoltà della crisi in sé. Ritengo che gli errori più gravi – aggiunge – riguardano l”io’ di qualche politico che pur di apparire, carpire consensi, sfruttare rabbia e malcontento è capace di dire tutto e il contrario di tutto a distanza di giorni o ore. Vale per i politici ciò che vale per i medici: per essere politici responsabili ci vuole competenza e coscienza. Alcuni le hanno perse entrambi”.
E alla domanda se, proprio in un quadro di emergenza sanitaria, sia richiesto alla politica un ‘di più’ di responsabilità ed etica, viste le possibili gravi conseguenze delle decisioni adottate, D’Ambrosio risponde che “per questo citavo i medici. C’è un diretto rapporto tra scelte politiche e salute e bene dei singoli e dei gruppi”. “Mai come in un momento di crisi chi governa deve dare il meglio di sé, umanamente, eticamente e tecnicamente – conclude -. Diceva De Gasperi nel ’45 che ‘bisogna presentarsi dinanzi agli avvenimenti esterni ed interni con l’umiltà di riconoscere che essi superano la nostra misura’ e di abbandonare ‘metodi della forza e dell’intrigo’ e ‘scegliere onestà e intelligenza’ al servizio del bene di tutti”. (ANSA).
GR/

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