AGRICOLTURA. MOZIONE PD A GOVERNO: GARANTIRE REDDITO ADEGUATO A AGRICOLTORI

(DIRE) Roma, 30 ott. – L’agricoltura architrave dell’economia
sostenibile. Il Pd presenta una mozione che impegna il governo
nella direzione di fare dell’agricoltura il cuore del green new
deal. In conferenza stampa al Nazareno il vicesegretrio Andrea
Orlando, con Susanna Cenni, Chiara Braga, l’ex ministro Paolo De
Castro.
I Dem chiedono un piano straordinario di azioni e di indirizzo
delle politiche agricole, alimentari e forestali, a partire dal
riconoscimento del ruolo centrale che devono assumere gli
agricoltori. Nel testo del Pd si chiede di “garantire un reddito
adeguato e riconoscere anche economicamente il lavoro di servizio
alla collettività” che gli agricoltori rendono.                                                                                  Il Pd vuole aiutare il ripopolamento delle aree interne
attraverso l’aiuto alle aziende famigliari e chiede di avviare un
piano di ricambio generazionale. Il sostegno ai distretti del
cibo e una legge che metta a sistema il settore del biologico,
con la promozione del made in Italy, chiudono le misure proposte
dai Democratici per il rilancio dell’agricoltura.
Stefano Liberti, ricercatore e giornalista, ricorda che
“L’Italia e’ particolarmente esposta alle conseguenze del
cambiamento climatico. In Italia dal primo gennaio al 30
settembre- spiega- ci sono stati 1.536 fenomeni estremi, 5-6 al
giorno. Di fronte a questo gli agricoltori offrono un modello di
resilienza che va sostenuto”.
De Castro ricorda che gli agricoltori “vivono il problema ma
sono soprattutto parte della soluzione. E’ impensabile qualsiasi
azione di contrasto al cambiamento climatico senza coinvolgerli.
Al Parlamento europeo stiamo lavorando alla riforma della Pac.
L’attuale proposta – osserva- va nel senso di una totale
rinazionalizzazione. La delega agli stati membri riduce la
possibilita’ che l’Europa rafforzi gli elementi di mitigazione
dei cambiamenti climatici che l’Europa può dare. Servirebbe un
po’ piu’ di coraggio del governo perché e’ fondamentale che
all’interno del Consiglio si vada a formare una maggioranza che
respinga la rinazionalizzazione. Siamo nel momento cruciale, mi
auguro che nei prossimi mesi l’attività del Parlamento europeo e
quella del consiglio europeo rimetta in discussione quel tipo di
rinazionalizzazione. E’ il momento giusto per dire: c’e’ un
grande obiettivo ambientale. Ripensiamoci”.

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(Fonte Foto: Studio Bramato)

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