Relazione del segretario Zingaretti appena conclusa

Una settimana fa si è partiti da giudizio totalmente negativo eredità governo gialloverde e da 5 punti imprescindibili votati all’unanimità dalla direzione.

Impegno è stato anche quello di ricostruire processo unitario forti della nostra identità.
Prioritario introdurre in questa nuova fase di governo anche nuovo linguaggio, basta odio, politica come servizio non contro qualcuno ma per qualcosa.
Faremo di tutto perchè il governo rappresenti anche questo. Il percorso avviato era ed è difficile e rimane una sfida.
Partire non dai nomi ma dalla possibilità di dare al paese un’altra chance.
Per noi rimane che deve essere un governo nuovo perchè dobbiamo dare prova agli italiani che non è una manovra di palazzo. Non chiediamo abiure ma la concretezza di un impianto diverso a partire dallo schema (quindi no ai due vicepremier che ha impedito sintesi).
No contratto ma visione condivisa di dove si vuole portare la comunità che si guida. Ritorno a una prassi di condovisione del programma.
Lavoriamo perchè governo nasca, quindi occorre sforzo di condivisione del progetto con una squadra che ha visione condivisa del futuro, senza paura di pronunciare parole o obiettivi, siano la Tav o l’attenzione al mezzogiorno.
Discontinuità, esigenza del rinnovamento anche negli obiettivi deve riguardare anche noi, con un dibattito più libero.
Il risultato degli effetti e della durata del governo dipenderà da tutti noi.
Zingaretti che ha imboccato questa strada con difficoltà poi ha deciso di anbracciarla totalmente e portarla avanti fino in fondo per l’unità del pd e il bene dell’Italia.
Solo il successo del governo potrà garantirci che non si torni indietro rispetto a una situazione in cui Salvini sta arretrando.
Per questo tutto il partito deve dimostrarsi all’altezza e fare un salto di qualità.
Il Pd continuerà a chiedere una discontinuità anche più marcata, a cominciare dalla figura del premier, come si era detto in direzione.
Su Conte peró le ragioni di apertura sono state per non spezzare il filo del dialogo e lui probabilmente sarà il premier proposto dai 5 stelle oggi a Mattarella.
Con questo il movimento 5stelle, rifiutando altre ipotesi, avanza la pretesa del presidente. Per il Pd va bene se si riuncia all’impianto con i due vicepresidenti.
Bisogna rispettarsi e garantire equilibri accettabili per entrambi le parti.
Il governo deve prevedere rappresentanza di genere e questa è condizione perchè il governo nasca.
Dopo la piattaforma del congresso si apre una partita totalmente nuova.
Dopo l’assemblea nazionale dovremo ridiscutere su di noi, anche perchè abbiamo davanti elezioni importantissime, a partire dalle regionali.
In queste realtà dovremo lavorare per costruire programmi condivisi e in base a questo alleanze forti ma credibil.
La priorità resta fermare nel Paese la destra peggiore che stiamo conoscendo.
Il traguardo è restituire fiducia e speranza al Paese. Servirà per questo la
leva del Governo e di nuove politiche, ma anche di un partito rinnovato.
Questo è un passaggio storico e bisogna saperlo. Zingaretti ha vissuto questi passaggi con tanti dubbi che è giusto siano parte di tutti noi.
Gettiamo peró cuore oltre l’ostacolo.
Chiede approvazione relazione e mandato chiaro per incontro di oggi con presidente della Repubblica per percorrere la strada del Governo.

È seguito lunghissimo applauso a Zingaretti.

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(Fonte doto: Epresso.Repubblica)

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