La scuola come seconda casa

La scuola come seconda casa

Dr. ssa Alessia Micoli

Psicologa Criminologa

Psicologa Scolastica

 

Il diritto allo studio è un diritto soggettivo della persona che trova il suo fondamento negli articoli 33 e 34 della Costituzione Italiana.

Questo diritto si esercita all’interno della scuola, una realtà che accoglie lo studente per una buona parte della sua giornata; dove ogni studente ha la possibilità di maturare la propria personalità, coltivare amicizie ed apprendere la didattica.

L’autonomia scolastica deve seguire l’idea della scuola come seconda casa per ogni individuo, ove lo studente deve rispettare tutto ciò che la scuola contiene: i banchi puliti, il materiale didattico, la palestra, come se fossero il divano, la televisione od il letto della propria casa.

A casa ogni studente dovrà ricevere un’educazione civile che poi dovrà portare con sè all’interno delle mura scolastiche, rispettando i compagni, i professori, il personale scolastico ed il dirigente.

È a casa che dovrà imparare a rispettare la figura del docente, il quale dovrà, all’interno delle mura scolastiche, fare in modo di ottimizzare il rapporto tra lui e lo studente attraverso la sua capacità professionale, ovvero la capacità empatica, la conoscenza della materia, di aggiornamenti didattici, della sua “dolce autorevolezza”.

Il docente è il edificatore dei ponti del sapere, ponti come costruzioni sociali che diffondono la conoscenza. È un ruolo molto attaccato al giorno d’oggi, molti dimenticano che non tutti gli insegnanti sono uguali, vi è quella che sgrida l’alunna perché mangia le patatine in gita e vi è quella, invece, che è in grado di contenere e sconfiggere i timori che vengono vissuti in classe dai piccoli studenti.

Il rispetto di questa figura è fondamentale per la crescita del minore in quanto riuscirà in seguito a rispettare i vari ruoli che avrà di fronte nella vita.

Lo studente a scuola dovrà comportarsi come si comporta con i familiari: dovrà ascoltare, collaborare, imparando a non ledere la libertà dell’altro

 

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