Scrittore Sumero: verso l’Isola di North Sentinel

Isola di North Sentinel è in India, è parte dell’arcipelago delle Andamane e Nicobare nel Golfo del Bengala, è una terra dove vive una tribù indigena composta da uomini e donne che da sempre non hanno e non vogliono avere contatti con il resto del Mondo e le autorità Indiane non hanno più alcuna intenzione di renderli partecipi della vita nazionale.
Questo da sempre ormai.
Chiunque si avvicini viene preso a frecciate dagli abitanti, anche se fossero persone, come è successo, con doni o cure.
Ormai le frecciate non fanno più paura, da secoli non fanno paura, ma la loro voglia di solitudine è stata assecondata.
Questa comunità si è talmente isolata che gli abitanti sono senza difese immunitarie, quindi fragilissimi.

Ho adesso ben chiaro dove ci porterà il Governo M5S – LEGA.
North Sentinel è il modello.
Per gli abitanti c’è sempre un pericolo esterno, l’esterno è sempre un pericolo.
Una sola cosa non autoctona hanno scoperto quegli indigeni e ne sono ghiotti: la noce di cocco.
Ho in mente perché queste due espressioni politiche, Lega e M5s, contrastano i vaccini, appena succede qualcosa cercano subito i colpevoli da offrire al pubblico linciaggio, non fanno sbarcare 100 disgraziati a Catania, suggeriscono alla Premier Inglese di essere più dura nelle trattative con l’Unione Europea, cioè contro noi stessi, cercano un colpevole per la tragedia sul Pollino oppure distruggono l’ATAC a Roma e lanciano le pecore per la normale amministrazione, cioè il decoro urbano.
Gli abitanti di North Sentinel sono rimasti, stima effettuata con un superficiale censimento svolto dall’elicottero, in 14, undici uomini e tre donne.
Sottolineo che mentre l’elicottero volteggiava per contarli loro tiravano le frecce.
E’ affascinante questa storia: l’isolamento invocato tramite il no alla Tav, alla Gronda di Genova oppure all’aereoporto di Firenze sicuramente provocherà lo stesso risultato delle frecce degli archetti isolani, cioè che qualcuno verrà a contarci dall’alto per sapere sommariamente quanti italiani siano rimasti o meglio, quanti indigeni siano rimasti in Italia.

La foresta italica ovviamente sarà ricca di vegetazione, perché il metodo Virginia Raggi ci permetterà di aumentare la forestazione urbana.
Strano: quando c’erano le amministrazioni democristiane, comuniste, socialiste, azzurre o democratiche l’erba e le aiuole si autogestivano, il decoro urbano si autoalimentava, oggi per un complotto contro le brave giunte stellate non lo fanno più.
Un boicottaggio politico, una congiura dell’oleandro o della gramigna.
Apro parentesi: da Sarajevo ad Agrigento, da Cadice a Varsavia, le strade stanno messe meglio di quelle di Roma e non è solo un problema di decoro, ma di sicurezza.
Al Governo c’è Beppe Grillo, al Campidoglio c’è Beppe Grillo.
E’ molto triste la vicenda di Genova, forse non dovrei scrivere per pietà delle vittime e di chi soffre la catastrofe direttamente, ma sento di voler fare una riflessione per cercare una armonia sociale ed istituzionale oggi barbaramente calpestata da sciacalli e speculatori che hanno messo in atto una rappresentazione macabra della manomissione delle Istituzioni.
Non è possibile che pochi minuti dopo la tragedia di Genova i rappresentanti del Governo e ripeto del Governo, non della politica, dichiarino condanne penali e civili dei presunti colpevoli, mortificando il rispetto delle persone, della sincerità del popolo e del principio dell’equilibrio della divisione dei poteri democratici.
E’ una strategia della tensione sociale per sfamare il rancore degli arrabbiati?
La voglia di estrarre la lingua più velocemente di tutti e spararla clamorosa, ma soprattutto incitante, è una azione intelligente, sbaglio, furba di chi deve coprire l’inadeguatezza propria con la testa mozzata degli altri.
Chi ricostruirà questo Paese?

Scrittore Sumero

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