Acli Terra: L’Export e lo sviluppo rurale
La questione dei dazi imposta a voce tonante dal Presidente nord americano Donald Trump pone interrogativi molto seri per gli accordi commerciali che seguono ai trattati NAFTA e WTO che regolano, ad oggi, il libero scambio tra i paesi confinati e mondiali con gli Stati Uniti d’America.
Nel mondo globalizzato il fronte del protezionismo e della difesa dei prodotti agricoli nazionali , primari o trasformati, ha molti aderenti. Spesso in maniera emotiva ed istintuale siamo portati a difendere il prodotto locale con la convinzione che questa difesa passi soprattutto con l’imposizione di dazi sulle importazioni di prodotto estero concorrente.
Questa visione risulta limitata e rischia di generare quella che tecnicamente viene chiamata “selezione avversa”, ovvero più che puntare alle produzioni che qualificano sotto diversi aspetti il prodotto agricolo locale (qualificazioni ambientali, di tradizione, di confezionamento, etiche nella produzione, sensoriali e nutrizionali) , si punta soprattutto ad erigere un muro di difesa che allo stesso tempo ottiene l’effetto opposto a quello auspicato: il prodotto difeso con i dazi resta sconosciuto al mondo globale.
Non è quello che si aspettano i coltivatori,i confezionatori,i trasformatori e i trasportatori della provincia di Latina che, specie nella aree di produzione di prodotti freschi dell’orto frutta (in particolare i comuni di Pontinia, Sabaudia, Terracina, San Felice Circeo , Fondi e Sperlonga) hanno visto aumentare le esportazioni costantemente da 5 anni a questa parte con un trend che si attesta a circa il 6% annuo. Sono numeri importanti e sono il comparto economico che gode di migliore salute al momento in tutta la provincia, se per “salute” si intende il rating positivo che è associato agli investimenti necessari allo sviluppo nell’impresa agroalimentare:
Circa 2,5 miliardi di euro tra investimenti, fatturato complessivo, trasporti, costo del lavoro, accesso al credito (previsti 7 nel prossimo triennio).
Certo la concorrenza è imponente ma la difesa dei nostri prodotti sta solamente nell’esportazione, oggi prevalentemente indirizzata verso l’Europa, e nella delicata congiuntura che si sta generando tra USA da una parte e Canada e Messico dall’altra, si aprono nuovi scenari dove potersi inserire e diffondere il nostro prodotto d’elezione e vocazione( l’agricoltura) .
Acli Terra della Provincia di Latina crede in una politica che segua e sviluppi queste indicazioni con incentivi precisi di sostegno e di visione.
Interviene Nicola Tavoletta, Presidente Regionale di Acli Terra, il quale sostiene: “nell’esportazione il valore aggiunto delle aziende regionali non è solo la qualità del prodotto, ma anche la qualità del lavoro. Acli Terra ha lanciato una campagna per la qualificazione professionale e l’automazione; proprio sull’innovazione si misura la sfida della concorrenza, mantenendo la naturalezza del prodotto”.
PresidenteAcli Terra Latina
Agostino Mastrogiacomo