Il Cambiamento
Finite le elezioni politiche , che hanno dato un risultato controverso ma orientato , sarebbe ora di passare ai fatti. Un governo è necessario perché possa tradurre in indirizzo politico quello che le forze in campo hanno proposto agli elettori. Naturalmente mi riferisco a quelle forze che sapranno realizzare una maggioranza parlamentare. Voglio esaminare la possibilità, concreta, che il Movimento 5 stelle sia la forza preponderante di una maggioranza che è in grado di nominare un governo, con tanto di premier e di ministri.
E sorgono spontanee le domande.
Chi dovrà decidere in materia di sanità?
Perché la lunga storia del Movimento 5 stelle è costruita anche sul mito che le malattie si curano con stili di vita, con rimedi semplici e “naturali”, che si deve abbattere e non favorire il tremendo organismo che negli anni “BIG PHARMA” ha ordito contro di noi e contro il nostro benessere, che i vaccini sono pericolosi . Serviranno ancora a qualcosa gli ospedali se non per la riparazione delle fratture ortopediche? Quale medicina sarà quella che ci aspetta, a noi tutti, anziani, bambini, adulti, ragazzi, donne e uomini di ogni età?
Chi deciderà e cosa in materia di politiche industriali?
Basterà il ritorno ad un’economia di prossimità, dove il km zero la farà da padrone? Sarà sufficiente annullare il faticoso e lungo percorso che ha portato il nostro paese ad essere una potenza industriale (male in arnese, da più di un decennio. Bisogna dirlo con forza) per creare posti di lavoro puntando tutto esclusivamente su indefinite politiche di “green economy?”
Quali i progetti per le infrastrutture e per i trasporti? La posizione del Movimento è sempre stata una : uno stop su tutto, non servono se non al malaffare.
Cosa dovranno attendersi gli agricoltori? Il ritorno alla semina a mano e all’uso dell’aratro trainato dai buoi?
E a scuola cosa è previsto insegnare, quali verità, quali letture di quello che succede, di come formare ed agire per ottenere vantaggi economici, sociali e sanitari da diffondere a tutti?
Confesso che mi crea qualche perplessità sapere che l’orientamento è quello di una sostanziale regressione, quella di una scelta fondata sulla “decrescita felice” e su una sorta di “animismo” e “naturalismo” disorganizzati, approssimativi e dogmatici, reclamizzati come verità assolute che però qualcuno ci vuole nascondere. La posizione orientante che dovrebbe mettere al primo posto la PERSONA è scavalcata dal presupposto, già sconfitto dalla storia: il SISTEMA è sopra , gli uomini e le donne lo subiranno “cum magno gaudio”.
Se questo è il cambiamento direi che il picco più elevato è la annunciata “riduzione dei costi della politica” e temo che anche questo sia, visto i precedenti offerti proprio dal Movimento 5 stelle, obiettivo apparente, strombazzato e dato in premio alla credulità e alla buona fede.
A me pare l’ennesimo brogliaccio di guerra aggiustato e modificato per non allarmare il popolo e per soddisfare, questo sì, l’innato bisogno di giustizia che tutti abbiamo, spesso orientata al proprio punto di vista.
Agostino Mastrogiacomo