Banca delle terre agricole, novità importanti per i giovani imprenditori
È on line lo strumento che raccoglie, organizza e mette a sistema la domanda e l’offerta dei terreni agricoli al fine di favorire la ricomposizione fondiaria e la competitività dell’agricoltura italiana. A idearlo è stato l’Ismea (istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) che dal 15 marzo ha dato il via alla cosiddetta Banca delle terre agricole.
L’obiettivo è quello di costituire un inventario completo della domanda e dell’offerta dei terreni e delle aziende agricole italiane e fornire tutte le informazioni necessarie sulle caratteristiche naturali, strutturali e infrastrutturali dei terreni definendone modalità e condizioni di cessione e di acquisto.
“Si tratta di una novità finalizzata a rimettere in circolo capitali e investimenti sul bene terra, segnando un punto fondamentale nella ricomposizione fondiaria e nella lotta all’abbandono dei terreni agricoli a beneficio della competitività dell’intero sistema agricolo italiano” il commento di Nicola Tavoletta, presidente provinciale di Acli Terra.
La Banca delle terre agricole può essere alimentata con i terreni derivanti dalle attività fondiarie gestire dall’istituto, sia da quelli appartenenti a regioni e province autonome, o altri soggetti pubblici interessati a dismettere i propri terreni. “Grazie all’applicativo informatico, le terre sono individuate geograficamente e raggruppate per provincia. Lo strumento informatico permette di visualizzare infatti il numero di terreni disponibili, la superficie, le tipologie colturali, le informazioni catastali e la mappa. In caso di richiesta d’acquisto da parte di giovani agricoltori è prevista la possibilità di richiedere un mutuo ipotecario all’Ismea. Le risorse ricavate dalla vendita dei terreni saranno destinate a interventi a favore del ricambio generazionale” ha spiegato il consigliere provinciale Acli Terra Agostino Mastrogiacomo.
Come sottolineato dal ministro per le politiche agricole Maurizio Martina, si partirà con i primi otto mila ettari di proprietà Ismea, che saranno destinati con corsia preferenziali ai giovani. “La Banca può rappresentare uno strumento fondamentale per rispondere alla richiesta di terreni e valorizzare al meglio il patrimonio pubblico fondiario. Dopo anni di attesa finalmente si parte. Dobbiamo stimolare in ogni modo la crescita delle nostre produzioni, consentendo soprattutto ai giovani di poter avere un accesso alla terra e al credito semplificati” ha concluso Tavoletta.
Per agevolare l’approvvigionamento da parte dei giovani il governo ha inoltre messo a punto mutui a tasso zero per gli investimenti dedicati agli under 40 e l’esenzione totale dei contributi previdenziali per i primi tre anni di attività per le nuove imprese agricole condotte da giovani.
“L’auspicio è che questa iniziativa possa contribuire a generare nuova occupazione under 40 in un comparto fondamentale del paese – ha rincarato la dose Mastrogiacomo-. La questione del ricambio generazionale in agricoltura è una priorità imprescindibile e passa proprio attraverso la capacità di incentivare i giovani a entrare nel settore”.
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