Tavoletta (Acli Terra): “Comunità montane e Provincia garantivano cura di strade e territorio rurale”
Continuano gli incontri sul territorio di Acli Terra in vista del Congresso provinciale del prossimo 16 novembre che i terrà in Curia a Latina. Incontri organizzati all’interno dei circoli Acli per ascoltare gli agricoltori, gli allevatori e i pescatori, ma anche i giovani che possono costruire il proprio lavoro nelle nuove professioni rurali.
Queste le dichiarazioni in merito di Nicola Tavoletta, presidente provinciale e commissario regionale: “l’abbandono della cura del territorio ha portato all’incuria e al pericolo. L’equivoco dell’abolizione delle province ha creato una situazione gravissima, che ora emerge chiaramente: strade rurali e montane abbandonate, aumento degli incendi, mancato controllo territoriale. Con la frenesia dei tagli è stato colpito un ente di riferimento territoriale che dava sicurezza ambientale e sociale. La provincia di Latina è stata importante per le realtà Lepine, aurunche o della campagna apriliana. Le comunità rurali soffrono tale equivoco che ha mantenuto ma reso non funzionale la Provincia. Altro errore sulle comunità montane. Gli amministratori di questi enti non avevano indennità alte ed ora è chiaro che garantivano la cura del territorio. Sono i piccoli centri a poter dare opportunità lavorative ai giovani: colture di qualità e trasformazione, agriturismo, trasformazioni cosmetiche, servizi di riabilitazione, formazione, ospitalità sanitaria, agrinidi. Per non parlare dell’abbattimento dei costi di vita. Il Parlamento ha approvato il ddl Piccoli Comuni, che abbiamo applaudito, proprio per finanziare progetti in questo senso, ora tocca alle Regioni. Inviteremo al Congresso provinciale due rappresentanti, maggioranza ed opposizione, della Regione Lazio perché chiederemo loro un impegno attuale e per il prossimo mandato perché la Regione Lazio si impegni per lo sviluppo delle comunità rurali e montane. Sono stato in Spagna settentrionale a vedere il rinnovato turismo, organizzato da giovani imprenditori, e lì funziona, attirando professionalità italiane, dove per i bassi costi della vita riescono a costruire nuove famiglie. Gli enti locali hanno costruito dal piccolo i progetti con responsabilità, utilizzando i fondi europei, ma anche alimentando la creatività giovanile. Alle rappresentanze della Regione Lazio e alla politica chiediamo un ritorno agli enti di prossimità e alle comunità rurali per la cura del territorio e lo sviluppo del lavoro”.