Scrittore Sumero: riflessioni sulla differenza, vitalità raffinata
Raffinato è l’aggettivo che contraddistingue qualcosa o qualcuno che è contrassegnato da una eccezionale finezza o ricercatezza.
Partiamo da tale significato per addentrarci nella differenza, concetto più volte riportato nei precedenti scritti, che tende ad essere appannato rispetto ad una indifferenza dilagante; alla ossequiosa, ma apparentemente ribelle, abitudine a non diversificarci; ad accettarci tutti uguali.
La raffinatezza emerge nelle pieghe della differenza, perchè è ricercatezza esclusiva oppure rara, comunque, appunto, diversa.
La differenza abbiamo scritto precedentemente è genesi della libertà; la raffinatezza, quindi, potrebbe essere l’evoluzione della libertà in creatività.
La creatività nasce dalla libertà, ma ha un requisito essenziale alla base di chi la sviluppa, cioè l’identità.
E’il bagaglio identitario che nella libertà esprime la creatività e quindi il lavoro raffinato, quello diverso, quello umano.
Queste poche righe si ricollegano al precedente articolo sull’umanità e il lavoro, viste con l’ “eleganza” della raffinatezza.
La differenza non vive nei confini, ma oltre i confini, è un raggio che dal sorgere del sole si proietta nel profondo del tramonto, che dall’allegria della luna esplode nell’alba.
Non guardo quel raggio, ma lo vivo, lo ascolto e ne apprezzo la vitalità solo quando mi sento diverso, differente.
Differente in quell’errore che tutti i giorni commetto, ma anche in quel respiro di successo che cerco.
Ero sui picchi più lontani, avvertivo il fragore dell’Atlantico, quel raggio in quel luogo mi rendeva diverso, incontrandosi con la forza di vitalità di un amico; ancora quel raggio, ero tra le vie di una Città Nuova, mi rendeva diverso sfumando nelle parole di un amico vincente nella ingiustizia. Non dimentico quel raggio proiettarsi negli occhi dell’allegria di una donna, che mi sorride nella notte tra le insenature di una fantastica Costiera mediterranea; espressione di differenza.
La luce di quel raggio appartiene a tutti e ci illumina esaltando la nostra vitalità, la differenza.
La luce di quel raggio appartiene a tutti, ma non siamo soci di una società, ma parte di una socialità.
Propongo di comprenderci perchè siamo differenti e non di accettarci perchè siamo tutti uguali.
Su questa frase mi viene da riflettere sul tema dei diritti, delle pulsioni, dei bisogni o dei desideri, ma questo è un argomento di un’altra pagina.
La raffinatezza è nella vitalità della differenza, è nella vitalità di chi ci accompagna, guardando il sole.
Scrittore Sumero