Grande successo per la terza edizione di “Terra di Lavoro Wines” alla Reggia di Caserta

Oltre tremila presenze alla due giorni svoltasi nel Cortile del Palazzo Reale di Caserta. “Terra di Lavoro Wines”, giunta alla terza edizione ha registrato infatti un successo nello scenario spettacolare della Reggia di Caserta.

Ampia soddisfazione per la notevolissima partecipazione di pubblico, tra cui anche molti giornalisti ed esperti del settore, è stata espressa da parte dei dirigenti di Vitica, il Consorzio di tutela dei vini casertani, e della Reggia di Caserta, che per la prima volta hanno proposto insieme un evento enologico e di promozione del territorio di alto livello nazionale e internazionale. 

“Terra di Lavoro Wines” ha visto protagoniste le cinque denominazioni tutelate dal Consorzio – Aversa Asprinio Dop Falerno del Massico Dop, Galluccio Dop, Roccamonfina Igp e Terre del Volturno Igp – con 170 referenze di oltre 70 aziende presenti e ha offerto un programma articolato, con momenti di riflessione, cinque masterclass accessibili su prenotazione e banchi di assaggio liberi. 

Tra l’altro, all’apertura della manifestazione, il direttore della Reggia di Caserta, Tiziana Maffei, ha intitolato la sala convegni a “Terra di Lavoro”, sottolineando come la Reggia di Caserta sia «un luogo di intenso e oneroso lavoro e intitolare questa sala a “Terra di Lavoro” è un tributo al territorio e tutte le persone che, con il loro lavoro, contribuiscono a rendere il nostro patrimonio accogliente, curato, vivo e produttivo. La sala conferenze  – ha aggiunto -, come altri spazi del complesso vanvitelliano restituiti negli ultimi anni alla fruizione, nasce nell’ambito di un progetto ampio e articolato che ha visto la partecipazione e l’impegno di centinaia di persone e che ha consentito di aprire al pubblico un’intera ala del Palazzo Reale. Questo è il lavoro che ci piace e che tra mille difficoltà tutti noi portiamo avanti con passione». 

E’ stato evidenziato anche che la denominazione Sala “Terra di Lavoro” intende essere un omaggio al territorio: infatti, in epoca del Borboni questo territorio era la quinta provincia del Regno per estensione. 

Il wine forum “Enoturismo: leva per lo sviluppo della Dop/Igp economy della provincia di Caserta” aveva aperto la riflessione sull’enoturismo con Cesare Avenia, presidente Consorzio Vitica, il primo Consorzio di tutela dei vini riconosciuto in Campania dal Ministero delle Politiche agricole già nel lontano 2004. Oggi il Consorzio è costituito da 107 soci attivi, tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori, e di cui oltre 70 aziende imbottigliatrici hanno partecipato al grande evento “Terra di lavoro Wines” con più di 170 referenze in degustazione, rappresentative delle cinque denominazioni tutelate dal Consorzio. 


Tommaso De Simone, presidente della Camera di Commercio di Caserta, ha evidenziato gli enormi progressi fatti dal settore vitivinicolo in termini di quantità ma soprattutto di qualità, mentre Salvatore Schiavone, direttore Ufficio Italia Meridionale dell’ICQRF, ha ribadito la disponibilità dell’Ispettorato a supportare le aziende, chiarendo gli aspetti delle più recenti normative, quali ad esempio quello dell’etichettatura.
Da parte loro, Domenico Raimondo, presidente del Consorzio Mozzarella di Bufala Dop e Leone Massimo Zandotti, consigliere Fedrdoc, hanno dato il loro contributo analizzando “Le prospettive di sviluppo della Dop/Igp economy”. E’ quindi emersa la necessità di maggiore attenzione al valore dei Consorzi e valorizzare il ruolo del vino come ambasciatore di cultura, con l’importanza delle correlative attività di promozione.

Maria Paola Sorrentino, presidente del Movimento Turismo del Vino Campania, e Nicola Matarazzo, consulente di direzione, hanno trattato la “Importanza economica dell’enoturismo per la filiera vitivinicola” e la necessità di “fare sistema” da punto di vista dell’accoglienza enoturistica e rilevando l’esigenza di figure specializzate nell’ambito dell’hospitality.

Nel suo intervento, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, ha fatto notare che «Con la legge regionale approvata lo scorso maggio, la Regione Campania ha disciplinato l’esercizio dell’attività enoturistica sul territorio regionale, allineandosi alla normativa nazionale e definendo un quadro normativo che promuove un’offerta di qualità basata su specifici standard di accoglienza. Sono state create le basi per un’organizzazione e una promozione sistemica del territorio, valorizzando la cultura del vino e i luoghi di produzione e sostenendo la crescita economica delle aziende vitivinicole a livello nazionale e internazionale». Caputo ha poi sottolineato il fatto che «la Regione investirà nella formazione degli operatori enoturistici, con corsi dedicati, e metterà in campo nuove iniziative promozionali e divulgative. L’enoturismo è una leva fondamentale per la valorizzazione del territorio, promuovendo le eccellenze enologiche della Campania e la sua Dop Economy». Invece, intervenendo dopo Caputo, Luciano D’Aponte, del medesimo Assessorato, ha fotografato “Lo stato di attuazione delle norme che regolano l’enoturismo in Campania”.

Con il supporto operativo di Ais Campania, i banchi d’assaggio hanno accolto un nutrito pubblico, tra cui anche molti turisti stranieri che visitavano la Reggia di Caserta.
Tutto esaurito, un autentico “sold out” con oltre 380 presenze alle cinque Masterclass, Tra cui quella tenuta in lingua inglese dal presidente Cesare Avenia e dal sommelier Lucrezia Bizzarro, mentre i giornalisti locali, nazionali e di testate internazionali hanno anche avuto modo di visitare il complesso vanvitelliano. 

Nel quadro dell’evento, vi è poi stata la presentazione del libro “Calici & spicchi. Cento modi per abbinare bene i vini alle pizze”, scritto da Antonella Amodio, per Malvarosa Edizioni. E’ un volume che conduce i lettori nel mondo degli abbinamenti tra il vino e la pizza, proposto in conversazione con il direttore della Reggia, Tiziana Maffei, il presidente del Consorzio Vitica, Cesare Avenia, lo chef Rosanna Marziale del ristorante “Le Colonne” di Caserta e l’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo.

E’ stato altresì assegnato il Premio per la Miglior carta dei vini territoriale in pizzeria ai Masanielli di Sasà Martucci di Caserta, mentre il Premio per il Miglior abbinamento è andato al Ristorante Marotta di Squille, in provincia di Caserta. A Presenzano, il Premio per la profondità di annate per Agristor Le due Torri. Invece il Premio per la Miglior carta dei vini al di fuori dal territorio casertano è stato attribuito al ristorante Agape di Sant’Agata dei Goti, in provincia di Benevento. 

In definitiva, la terza edizione di “Terra di Lavoro Wines” si è riconfermata un’occasione significativa di riflessione e confronto sul mondo del vino e dei suoi territori. «È stata una manifestazione unitaria che ha rappresentato l’orgoglio della provincia di Caserta, ricca di grandi eccellenze vitivinicole. Sono grato a tutti i produttori che hanno reso possibile un evento unico per ricchezza e completezza di prodotti in degustazione. Lo scenario meraviglioso della Reggia di Caserta ha reso tutto magico e siamo pronti per metterci al lavoro per la prossima edizione», ha dichiarato con soddisfazione il presidente del Consorzio Vitica, Cesare Avenia.

L’edizione 2024 si è dunque focalizzata proprio sulla unione vino-territorio, con una lettura in chiave strategica, e pensando all’enoturismo come strumento di promozione integrata. L’Italia, infatti, è al primo posto in Europa per prodotti Dop/Igp/Stg con oltre 850 prodotti, di cui più del 50% vini. E’ da sottolineare poi che la provincia di Caserta è la prima provincia campana – e la sedicesima a livello nazionale – per impatto economico dei prodotti Dop e Igp. 

Julia-Sandra Virsta
(con RoPag)

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