Esercizi di Laicità: insieme ai giovani nella Chiesa e nella società civile

La Commissione Laicato della Conferenza Episcopale Laziale, presieduta dall’Arcivescovo di Gaeta Luigi Vari e coordinata dalla Prof.ssa Maria Graziano, organizza anche quest’anno gli Esercizi di Laicità, che si terranno sabato 11 maggio presso Villa Campitelli, a Frascati. Il titolo degli Esercizi è “Insieme ai giovani nella Chiesa e nella società civile”.

Al mattino interverranno: Stefano Russo, Vescovo di Velletri-Segni e Frascati; Paolo Bonini, della Comunità di Connessioni; Alessandro Pancalli, della Consulta Giovanile del Cortile dei Gentili e lo stesso Arcivescovo Vari. Coordinerà il dialogo il giornalista Maurizio Di Schino, di TV2000 e presidente di UCSI Lazio.

Il tema di quest’anno vuole evidenziare l’apporto fattivo dei giovani e delle giovani alla vita della Chiesa e nella società, seguendo quella che il Sinodo in atto considera una sfida, e favorendo la condivisione di buone pratiche affinché il coinvolgimento e la responsabilità dei giovani dai 25 ai 35 anni nelle nostre realtà diocesane e nelle diverse aggregazioni laicali possa crescere e diventare sempre più rilevante. La Commissione Laicato invita alla massima partecipazione, soprattutto da parte degli operatori pastorali delle Diocesi del Lazio e degli animatori e responsabili (di tutte le età) delle numerose aggregazioni laicali che operano in regione.

L’esperienza degli scorsi anni dimostra che gli Esercizi di Laicità rappresentano un bel momento di condivisione e sono realmente in grado di costruire reti sul territorio, mettendo in comunicazione doni ed esperienze pastorali significative. Questa ultima finalità sarà favorita soprattutto dai dieci gruppi di lavoro che nel pomeriggio faranno interagire attivamente i partecipanti, su punti specifici. In particolare, saranno affrontate le modalità con cui i giovani si rendono protagonisti nei Consigli Pastorali, nella vita liturgica delle comunità, nella catechesi parrocchiale, nella solidarietà, nell’associazionismo cattolico, nel mondo del lavoro, nella promozione sociale mediante lo sport, nell’attività politica, nella costruzione della pace e nell’azione per una nuova ecologia. I singoli esercizi, scelti dai partecipanti, tramite l’iscrizione all’iniziativa, si snodano a partire dalle sollecitazioni del dialogo della mattina, sostenute dalla testimonianza di venti giovani indicati dalle varie realtà diocesane aggregative della regione, per condividere e diffondere modalità nuove, originali ed efficaci e per responsabilizzare giovani uomini e donne, laici, nella vita sociale e in quella ecclesiale. Non si tratta di fare autocritica per la partecipazione giovanile, non sempre significativa nelle nostre parrocchie, bensì di capire e mettere in evidenza i punti di forza delle realtà in cui i giovani sono realmente presenti e riescono a gestire efficacemente ruoli di responsabilità. Come suggerisce fortemente Papa Francesco, la comunicazione e la condivisione di un percorso comune intergenerazionale è di fondamentale importanza, non solo per la Chiesa, e questo processo di osmosi fra persone più esperte e più giovani può avvenire con maggiore efficacia laddove si creino le condizioni per una vera corresponsabilità, che fa crescere nella comunione tra le diverse realtà, come dono da invocare e impegno da assumere.

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