Europee: Fiori (Uec), cattolici votino chi difende loro valori

“Il dibattito politico anche a
livello europeo è sempre più incentrato sui diritti civili che vogliono l’uomo come giudice assoluto della propria identità, della sua vita e della sua morte; esaltando un concetto di libertà assoluta, radicale e incondizionata, del tutto svincolata dal principio di responsabilità e da riflessioni etiche, morali e sociali”. Lo ha scritto Publio Fiori esponente dell’Unione Elettorale Cattolica (UEC), nell’ultimo numero di
Rinascita Popolare.

“Sulla tradizionale contrapposizione
ideologico-politica sta prevalendo, tra i partiti – aggiunge – un confronto antropologico sul ruolo del progresso
scientifico-tecnologico al quale si vorrebbe attribuire un significato totalizzante che mortifica la dignità e la sacralità della persona, nonché il progresso spirituale indicato dall’art.4 della nostra Costituzione. Una sinistra sempre più radicaleggiante ha abbandonato i diritti sociali sostituendoli con i diritti civili abbracciando l’ideologia gender e puntando su una società fluida, prigioniera delle mode imposte dal
capitalismo selvaggio e consumistico, con una visione della famiglia incompatibile con quella prevista dal nostro ordinamento giuridico-costituzionale. Dinanzi a questo scenario, i cattolici debbono fare una scelta di fondo alle prossime elezioni europee, votando partiti e candidati che s’impegnino nella difesa dei valori naturali della nostra tradizione;
evitando di rimanere testimoni assenti e distratti dinanzi a una deriva etico-politica fondata sul riduzionismo antropologico”.

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