FAP Acli Latina, Franco Assaiante: sempre più persone anziane costrette a chiedere un prestito, come tutelarle dai rischi
Per effetto del mancato recupero del potere d’acquisto dei redditi da pensione, sempre più persone anziane sono costrette a rivolgersi ad aziende finanziare e del credito per chiedere un prestito per poter far fronte ai propri bisogni quotidiani per se stessi e per i loro familiari. La risposta è una forte competizione tra le stesse per accaparrarsi più clienti possibili, ed ovviamente non per mero spirito di umanità; per cui è molto forte il rischio se ci si affida a faccendieri od intermediari senza scrupoli, come avviene per le note truffe alle persone anziane. Oggi ci si può rivolgere all’Inps anche attraverso l’assistenza dei patronati per farsi trattenere direttamente la rata mensile del prestito, fino ad un massimo di un QUINTO del reddito netto della propria pensione, al fine di salvaguardare il reddito necessario al fabbisogno quotidiano per le proprie esigenze di vita. Per questo l’Inps ha riattivato una CONVENZIONE con banche e società finanziarie per far applicare un tasso di interesse più vantaggioso rispetto alla pratica del libero mercato. L’Inps su richiesta dell’interessato calcola (attesta) la somma massima mensile che si può togliere dalla pensione, ed il risultato viene comunicato alla banca o società finanziaria prescelta, che su tali basi imposta e stipula il contratto con il pensionato/a. Da puntualizzare che il quinto NON PUO’ intaccare la soglia minima del reddito di pensione, che per l’anno in corso è di € 563,74 al mese dopo la rivalutazione del 7,3% rispetto all’inflazione calcolata dall’Istat. Due esempi: per una pensione netta di €.900 la rata non può superare i 180 € mensili; per pensione (netta) di 650 €. La trattenuta sarà di soli 86 €. stante la soglia del tetto minimo. Ne consegue che per somme inferiori non può operare nessuna trattenuta. Va specificato che la rateazione non può superare i 10 anni (120 mensilità), e che – da quest’anno, per le persone che cessano di lavorare è possibile trasferire sulla pensione la cessione del quinto stipulato nel corso dell’attività lavorativa.
A cura della Segreteria della FAP ACLI Latina
Il Segretario Franco Assaiante