Il GARANTE dell’INFANZIA e dell’ADOLESCENZA DELLA REGIONE LAZIO, dott.ssa MONICA SANSONI, si è costituita parte civile

Il GARANTE dell’INFANZIA e dell’ADOLESCENZA DELLA REGIONE LAZIO, dott.ssa MONICA SANSONI, in data odierna si è costituita parte civile – rappresentata dall’avv. Pasquale Lattari del foro di Latina – nel proc.to penale dinanzi al Tribunale di Latina in cui risultano vittime due minorenni delle condotte addebitate a una docente che secondo il capo di imputazione avrebbe commesso il “reato p. e p. dagli articoli 73 comma IV e 80 comma I Lett. A) DPR 309/90, perché cedeva sostanza stupefacente del tipo cannabis, già confezionata in forma di spinello, a due ragazze minorenni, ……, insieme alle quali la consumava, offrendola altresì ad altri ragazzi minorenni presenti, tutti studenti frequentanti la classe dove la stessa esercitava la funzione di insegnante. Con l’aggravante di aver ceduto la sostanza a persone minori. … tra Giugno Luglio 2020.”
La dott.ssa Castriota GIP del Tribunale di Latina ha ammesso la costituzione di parte civile della Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio e ha fissato l’udienza del 1° marzo p.v. per la decisione del rito abbreviato richiesto dalla difesa di detta insegnante.
L’evento oggetto del procedimento penale destò non poco allarme sociale e mediatico.
La Garante ha chiesto l’ammissione perché meritevole quale parte civile di far parte del processo quale Autorità istituzionale della Regione Lazio che ha, come scopo precipuo della sua esistenza, la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza e, dunque, soggetto direttamente e immediatamente
danneggiato dai reati contestati.
Ma non solo l’avv. Lattari ha documentato che la Garante è particolarmente attiva sul territorio della Provincia di Latina, precipuamente impegnata nella diffusione, sensibilizzazione e formazione circa i diritti dell’infanzia e adolescenza di studenti, docenti e famiglie negli istituti scolastici che insistono nel territorio stesso; e con concrete attività formative ed esperienziali nelle scuole, a tutela dei diritti dell’adolescenza e in un’ottica di prevenzione di forme di devianza giovanile e di reati a danno di
minori e studenti.
Peraltro, la Garante stessa ha istituito proprio a Latina – primo nel Lazio – il Centro Antiviolenza Minorenni, che fornisce un servizio di accoglienza, orientamento e sensibilizzazione per minorenni e adolescenti vittime di ogni tipo di reato. Tale Centro ha attualmente sede presso il Consultorio
familiare della Diocesi di Latina.
Si è ricordato nell’atto di costituzione di parte civile come, ai sensi della legge regionale Lazio n. 38 del 2002, il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, è un organo di garanzia e tutela dell’infanzia e
adolescenza nell’ambito territoriale della REGIONE LAZIO e ha le precipue funzioni e finalità d’applicazione nel territorio regionale della Convenzione sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989, resa esecutiva con legge 27 maggio 1991, n. 176 (Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989) tra i quali principi figura l’interesse superiore/diritto del fanciullo all’educazione e allo sviluppo della personalità, facoltà e attitudini mentali e fisiche, in tutta la loro potenzialità.
E la mancata applicazione di tale fondamentale garanzia normativa imponeva – non solo sotto il profilo giuridico ma anche etico – alla Garante, dott.ssa Monica Sansoni, di intervenire istituzionalmente a presidio delle fondanti norme a tutela dell’infanzia e adolescenza che trovano
nella Carta costituzionale forte fondamento in primis quale diritto fondamentale della persona (art. 2) e, in particolare, del minore a una crescita armoniosa e tutelata in specie in ambito scolastico (art. 31,
secondo comma Cost.).
Si tratta del primo caso in assoluto, per un Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza, di accoglimento di costituzione di parte civile per i ricordati reati, commessi da una docente che viola plurimi interessi dei minori. Peraltro è anche la prima volta in assoluto che una autorità di garanzia istituzionale della Regione Lazio si costituisce parte civile in un procedimento penale.
La Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio, dott.ssa Monica Sansoni, esprime tutta la propria soddisfazione:
“Si tratta di una decisione storica quella del giudice di ammettere quale parte civile in un procedimento penale un’autorità di garanzia istituzionale regionale per il genere di reati contestati nel procedimento stesso, autorità che peraltro nella fattispecie è l’unica parte civile costituitasi a tutela dei minori interessati. Ma rappresenta anche – prosegue la Garante – la prima volta che un’autorità di garanzia istituzionale della Regione Lazio si costituisce autonomamente parte civile in un procedimento.”.
“La decisione di costituirsi parte civile – conclude la dott.ssa Sansoni –, in perfetta coerenza con le funzioni istituzionali a tutela e supporto dei minori di età attribuite dalla Regione Lazio al Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, e l’avvenuto accoglimento di tale decisione da parte del giudice competente, rappresentano anche, a mio avviso, il modo più concreto per esprimere una forma di aiuto ai minori e un’apri pista rispetto a situazioni analoghe che vedessero in futuro vittime i minori della nostra Regione.

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