La sindrome del Bornout

Dr. ssa Alessia Micoli di Psinsieme, gruppo di supporto psicologico territoriale. Dr. Battisti F., dr. ssa Baggiossi R., dr. ssa Micoli A., dr. ssa Pansera C.

La sindrome del Bornout è collegata allo stress lavorativo, che vede l’individuo arrivare all’esaurimento delle proprie risorse e alla depersonalizzazione, poiché troppo impegnato e coinvolto emotivamente nel proprio lavoro.
Il termine “bornout” significa “fuso”, “bruciato”.
È una sindrome molto particolare e allo stesso tempo molto difficile da trattare.
L’organizzazione Mondiale della Sanità è stata la prima organizzazione a livello internazionale a riconoscere determinata sindrome.
Lo stress attanaglia molte professioni, in special modo coloro che sono a stretto contatto con il prossimo e che quindi operano nel sociale (psicologi, infermieri, medici, operatori socio sanitari, fisioterapisti, insegnanti e assistenti sociali)
Il primo in Italia ad interessarsi della sindrome del Bornout è stato Guido Contessa
Vi sono vari strumenti di rilevazione, in letteratura, del Bornout,  quello più utilizzato dai clinici è il Maslach Bornout Inventory (MBI), che consta di 22 item con sei gradi di risposta Ikert,  che vanno ad appurare le tre scale fondamentali: l’esaurimento emotivo, la depersonalizzazione e la realizzazione personale (o gratificazione).
È un questionario multidimensionale e molto utile per poter prevenire degli stati psicologici che possonosconfinare in vere e proprie psicopatologie.

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