CINGHIALI: CANER,’SITUAZIONE INSOSTENIBILE, URGE DECRETO PER CONTENERE NUMERO’
Roma, 14 lug.(Adnkronos) – “La situazione è insostenibile: i cinghiali hanno invaso il Paese. Ci sono danni sotto l’aspetto agricolo, ma anche danni alle persone. Parliamo dell’aspetto della sicurezza dei cittadini. Per non parlare poi della peste suina africana: gli agricoltori sono in grande difficoltà. Il punto è politico: è la prima volta che 21 assessori si riuniscono per lanciare questo allarme al governo. Ci auguriamo che l’esecutivo proceda rapidamente e risolva i nostri problemi sul territorio. C’è un decreto che è bloccato per motivi politici. Una parte della politica non può bloccare richieste fondamentali che vengono dai cittadini. Due mesi fa col sottosegretario Gava abbiamo scritto una bozza di un decreto interministeriale che prevedeva modifiche alla legge 157 del 1992.Andava bene a noi, alla conferenza Stato-Regioni, al Mite, al Ministero della salute e dell’agricoltura. Non capiamo quale sia il problema, tutto è fermo perché una parte del Movimento 5 stelle non vuole questo decreto: non c’è più tempo da perdere”. Lo ha detto Federico Caner assessore all’agricoltura della regione Veneto e coordinatore della Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni durante la conferenza stampa sull'”emergenza cinghiali” nel Paese. Presenti tutti i 21 assessori all’agricoltura delle Regioni e il presidente di Coldiretti Ettore Prandini. “E un fatto inedito stare tutto insieme per fronteggiare questa emergenza. Il tema è politico causato da un concetto ambientale esasperato. Abbiamo cercato ogni strada sul piano politico e istituzionale ma da 60 giorni della bozza del decreto non abbiamo saputo più nulla. Le modiche che abbiamo chiesto, previste nella bozza del decreto, sono di allargare il periodo di caccia e fare piani di controllo in zone sottratte alla caccia Siamo stanchi di aspettare. Non riusciamo a difendere il mondo dell’agricoltura. C’è grande menefreghismo di una parte della politica. Non si può andare avanti così “. Lo ha detto l’assessore all’ agricoltura del Molise Nicola Cavaliere. “Parliamo di un bollettino di guerra. A Moncalieri ieri una persona è morta per un attraversamento di cinghiali. Le Regioni sono imbrigliate da regole vecchie, noi in più abbiamo anche la peste suina. Dobbiamo aprire le attività venatorie: non ci sono solo i cacciatori ma anche le guardie venatorie. Nella modifica alla legge 157 chiediamo anche un aumento delle risorse per incrementare queste figure. Purtroppo, siamo imponenti e al momento non possiamo fare altro che sborsare agli agricoltori i danni causati dai cinghiali. Chiediamo aiuto allo Stato”. Lo ha detto l’assessore all’agricoltura del Piemonte Marco Protopapa.
“Serve una norma di carattere nazionale: la situazione è fuori controllo. Ci sono oltre 2 milioni e 400 mila cinghiali censiti in Italia, più quelli non censiti. Questo è anche un tema di carattere ambientale: c’è un danno enorme all’ambiente dovuto all’abbandono del territorio agricolo flagellato dai cinghiali. C’è poi il capitolo della peste suina africana: a parte un caso nel Lazio, non c’è stato ad oggi contagio negli allevamenti di suini, ma se c’è anche solo un cinghiale infetto siamo costretti ad abbattere decine dei nostri maiali sani e questo è inaccettabile. Non si può permettere al settore suinicolo di scomparire. L’unico strumento è allargare il periodo di caccia e monitorare il fenomeno con persone possessori del porto d’armi deputate al controllo di questo fenomeno. Non si può più aspettare “. Lo ha detto il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini.