RIFIUTI. MALAGROTTA, COLDIRETTI ROMA INCONTRA AZIENDE TERRITORIO
(DIRE) Roma, 22 giu. – Preoccupazione per il futuro e per gli ingenti danni causati dall’incendio di Malagrotta alle aziende, che si trovano nell’area interessata dal rogo e ora chiedono di essere supportati economicamente. E’ quanto emerso dalle istanze degli agricoltori incontrati dal presidente e dal direttore di Coldiretti Roma, Niccolò Sacchetti e Giuseppe Casu, insieme all’assessora capitolina all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi.
“Abbiamo voluto incontrare gli agricoltori nelle loro aziende – spiega il presidente di Coldiretti Roma, Niccolò Sacchetti – per portare loro la nostra vicinanza e garantire il supporto della federazione in un momento così difficile per loro. I danni che hanno subito sono ingenti e per ora è ancora difficile fare una stima dettagliata, perché si ripercuotono su diverse filiere, che hanno subito uno stop dalle inevitabili ordinanze che vietavano il consumo e la raccolta degli alimenti prodotti in quei terreni”. In questi giorni, a seguito delle ordinanze comunali e regionali, è stato infatti vietato, inizialmente per 48 ore, il consumo degli alimenti di origine animale e vegetale prodotti nell’area individuata, oltre al divieto di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali, per un raggio di 6 chilometri dal luogo dell’incendio. Ordinanza che è stata poi prorogata per ulteriori 48 ore dal Comune di Roma, limitatamente al consumo di alimenti di origine vegetale e di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali. Un limite quello sui foraggi e cereali destinati agli animali, che è venuto meno nell’ultima ordinanza nella quale rimane solo quello relativo al consumo di alimenti di origine vegetale.
“Le aziende hanno dovuto gettare quintali di prodotti- continua Sacchetti- in un momento davvero difficile per l’agricoltura, che a fatica sta cercando di risollevarsi dalla crisi economica determinata dalla pandemia. I nostri agricoltori hanno dovuto fare i conti anche con l’aumento dei costi delle materie prime e le ripercussioni del conflitto in Ucraina e ancora con il caro bollette e caro carburante. A questo si è aggiunta anche peste suina, che sta mettendo a rischio il patrimonio suinicolo e una filiera che conta un giro di affari nella nostra regione di oltre un miliardo di euro. Un ringraziamento all’assessora capitolina all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, per la sua disponibilità e per le sue parole rassicuranti”. I dati relativi alla qualità dell’aria sono incoraggianti, ma si attendono i risultati dei nuovi monitoraggi che sta continuando ad effettuare Arpa Lazio.
Resta però la preoccupazione degli agricoltori e per il loro futuro. Quello che hanno chiesto all’assessore all’Agricoltura, Sabrina Alfonsi, è di essere supportati in questo percorso segnato da gravosi stop per la loro attività, che ha portato a ripercussioni di tipo economico e ordinario, con tonnellate di prodotti agricoli da gettare al macero.
“Un dolore per noi vedere vanificato il nostro lavoro, frutto del nostro sacrificio. Chiediamo di non essere lasciati soli e di avere un supporto, anche di tipo economico, per quanto siamo stati costretti a subire”. E’ l’appello degli agricoltori delle filiere più colpite, che vanno da quella zootecnica, a quella cerealicola e ortofrutticola.
“Ringrazio Coldiretti- afferma l’assessora capitolina all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi- per avermi supportata in questi sopralluoghi. Anche se non poteva essere un incontro risolutivo ci tenevo a portare un segnale di attenzione verso gli agricoltori della zona di Malagrotta che, oltre alle difficoltà che l’intero comparto sta subendo in questi mesi, hanno dovuto far fronte al recente incendio del TMB. Mi sento di portare un messaggio di ottimismo rispetto ai dati Arpa, che stanno emergendo e mi impegno a chiedere un’accelerazione rispetto ai dati sulle analisi, a cui sono in questo momento sottoposti alcuni alimenti, quali il latte e i cereali affinché, in caso di notizie positive, si possano recuperare l’utilizzo abituale. Una volta che avremo il quadro più chiaro sarà mia cura valutare insieme alle organizzazioni del settore i danni subiti per verificare, laddove possibile e di concerto con la Regione, la possibilità di eventuali ristori”.