Minori Ucraina, Garante Infanzia Lazio: “Ecco le direttive per l’accoglienza”
La guerra continua ad imperversare in Ucraina ed aumenta sempre più il numero delle donne che scappano con i loro figli. Moltissime sono quelle che, per trovare una terra sicura, scelgono l’Italia ed in particolar modo il Lazio.
Ma insieme al dramma umanitario, c’è anche quello dei minori non accompagnati che stanno arrivando nel nostro Paese. I rischi per loro aumentano, tanto che i controlli sulle regole prestabilite sono in aumento, accompagnati ovviamente da gesti di solidarietà.
Monica Sansoni (Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio) si è espressa sull’argomento con parole chiare e precise: «Rispettare le procedure è l’unico modo che può assicurare un’adeguata accoglienza, proteggendo al contempo i minori dal rischio di sparizione, traffico e sfruttamento».
Il Tribunale per i minorenni di Roma ha specificato che i minori possono giungere accompagnati da uno o entrambi i genitori, dal tutore legale, da parenti, da estranei o da soli.
I minori che sono accompagnati da almeno un genitore –o dal tutore – che rientrano nella competenza TM, devono presentarsi presso la Questura competente territorialmente, ai fine dell’ottenimento del permesso di soggiorno e dell’identificazione. Le famiglie o persone disponibili all’accoglienza di tali nuclei famigliari (minori con genitori/e) possono far pervenire la loro dichiarazione di disponibilità al S.S. competente territorialmente.
Quanto ai minori che giungono privi di figure genitoriali, sono da considerarsi MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI, ai sensi della L. 47/17. Pertanto chiunque accolga tali minori deve darne immediata comunicazione al Tribunale per i minorenni e alla Questura competente, fornendo i relativi dati anagrafici del minore e tutte le certificazioni, indicando ove il minore è accolto.
I S.S. che riceveranno tale comunicazioni, dovranno provvedere ad effettuare indagini socio-ambientali al fine di verificare le condizioni di accoglienza e accudimento del minore, relazionando al TM e segnalando la necessità di eventuali interventi di sostegno. Per tali minori va aperta una procedura di tutela, nominato un tutore e disposto l’eventuale affidamento a persone fisiche o strutture idonee, da parte del Tribunale per i minorenni.
In caso di mancanza di documenti che attestino l’identità e la parentela, o di dubbio in ordine alla sussistenza del rapporto di parentela, si procederà all’identificazione del minore e dell’accompagnatore.
(cronacadiretta.it)