La depressione nei minori ed il rischio suicidario
La depressione nei minori ed il rischio suicidario.
Dr. ssa Alessia Micoli
Di Psinsieme, Servizio territoriale di Psicologia: dr. ssa Baggiossi Rita, Dr. Battisti Fabio, Dr. ssa Mastropietro Manuela, dr. ssa Alessia Micoli, dr. ssa Pansera Cristina.
La depressione è la terza causa di morte, poiché la prevalenza di episodi depressivi riguardano anche e soprattutto la fascia evolutiva dell’adolescenza (dagli 11 ai 17 anni).
Difatti pare sia un disturbo tipico dell’adolescenza, ove le ragazze sono le più coinvolte; periodo in cui l’autostima oscilla e l’irritabilità è molto presente.
Il disturbo depressivo si associa a comorbità di altre patologie psichiatriche ed il DSM V distingue diverse forme depressive, dalla depressione lieve alla depressione maggiore, alla depressione psicotica.
I sintomi principali sono i sintomi emotivi: il sentimento di colpa, crisi di pianto, terrore, angoscia, ansia, la presenza di ideazione suicidaria e dei sintomi neurovegetativi, ovvero la perdita delle ore di sonno e la perdita dell’appetito.
Inoltre vi è la compromissione del funzionamento, l’umore deflesso ed una ridotta anedonia (riduzione degli interessi), ed un’agitazione a livello psicomotorio oppure un rallentamento.
Abbiamo anche altri sintomi: la cefalea muscolo- tensiva, il mal di testa, crampi allo stomaco, la nausea, l’ipocondria e la cura che la persona pone a se stessa, riduzione dell’appetito sessuale, comportamenti autolesivi, una profonda disperazione, stipsi e secchezza delle fauci.
L’eloquio si presenta rallentato ed anche la latenza delle risposte è ridotta, la qualità del pensiero è alterata, come lo è la funzione cognitiva, difatti l’adolescente depresso non riesce a concentrarsi, a pensare ed a ricordare.
Questi tipi di stati devono perdurare per almeno due settimane
Il destino della depressione maggiore, negli adolescenti, è la guarigione, l’importante è captare i segnali che i ragazzi mandano ed intervenire subito.
Si potrebbe correre nel rischio della recidiva dopo 5 anni e se non curata può far insorgere un disturbo bipolare od un comportamento suicidario.