L’approccio al paziente psichiatrico


Dr. ssa Alessia Micoli
Psicologa Criminologa

L’approccio con il paziente psichiatrico è un approccio molto particolare in quanto il paziente prima di fidarsi ed affidarsi ha bisogno di molte attenzioni e rassicurazioni da parte di un clinico adeguato.
Il disagio psichiatrico è da sempre stato studiato; il disagio è un’alterazione acuta delle funzioni psichiche che causa e determina una grave difficoltà a svolger normalmente la vita quotidiana.
È una disfunzione che colpisce le varie funzioni cognitive dell’individuo, dal linguaggio, al pensiero al ragionamento, alla memoria.
Spesso questi individui affetti da psicopatologia, hanno varie sofferenze ed angosce dovute al loro stato, spesso si sentono sole, non riescono a calmarsi quando si sentono agitati e per tale motivo chiedono insistentemente dei farmaci; spesso hanno problemi nella sfera dell’alimentazione.
Rispetto alla popolazione generale il paziente psichiatrico ha maggiori possibilità di sviluppare malattie fisiche e ciò determina delle conseguenze negative sul suo stile di vita e sulla qualità della vita stessa.
Le patologie psichiatriche possono essere molteplici: ansia, attacchi di panico, disturbo bipolare, disturbo dell’adattamento, disturbo schizo- affettivo, psicosi, schizofrenia.
L’approccio con il paziente psichiatrico è molto difficile in quanto il clinico deve riuscire a stabilire un buon rapporto, creando un’alleanza, ascoltandolo e facendolo sentire compreso, mantenendo il contatto visivo e sminuendo le varie situazioni di ansia.
La relazione è l’unico strumento terapeutico di cui dispone il clinico come interlocutore privilegiato nel mondo del paziente, in quanto è in grado di creare un ponte con l’individuo stesso.
L’obiettivo del lavoro del clinico, avendo le competenze adeguate, è quello di aiutare, assistere e prendersi cura della persona.

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