Trasporto Pubblico: rispetto regole e misure anti-covid
S.E. PREFETTO- Latina
Agli ASSESSORI ai Trasporti ed alla SANITA’ della Regione Lazio
SINDACI Prov. Latina
Direzione Regionale Co.Tra.l e RSA-Co.tra.l
Agli organi della stampa e della informazione
In diverse occasioni abbiamo cercato di porre alla Vostra attenzione la pesante situazione in cui sono stati e continuano ad essere costretti a viaggiare sui bus regionali, tutte le persone che quotidianamente sono
“obbligate” a spostarsi con i mezzi pubblici per motivi di lavoro, di studio, di salute od anche familiari, senza aver ricevuto, anche da parte delle autorità pubbliche, nessun riscontro rispetto alla gravità delle situazioni
“esposte” in un periodo di particolare diffusione del virus.
Abbiamo denunciato la notevole superficialità per come veniva gestito il rilevante problema della sicurezza dei viaggiatori, da parte della Società Co.tra.l, dal momento che – con iniziative e comportamenti diversi e
contradditorie da parte degli operatori dei bus- non venivano rispettate e salvaguardate le maggiori e principali regole per evitare l’ eventuale rischio del contagio; in particolare il mantenimento del distanziamento interpersonale di sicurezza sociale, dettate dalla logica e dalla ragione, ma anche perché previste dalle norme deliberate dal governo, e riportate sugli avvisi all’esterno degli stessi bus.
Oggi il problema – se vogliamo – si ripropone in maniera molto più accentuata dal momento che, incomprensibilmente si è passati dal 50 all’80% di persone trasportate, considerato la forte contraddizione
delle regole imposte e da rispettare nelle diverse realtà; per cui a fronte dei positivi risultati ottenuti su scala nazionale, dovuta alla consistente risposta delle persone vaccinate, ci si ritrova costretti a viaggiare su vetture superaffollate, anche oltre il 100% della capienza (ricordiamo come in periodo non sospetto di pre – pandemia, questi mezzi venivano fermati dalla polizia?), tutti vicini, pressati all’interno del bus, uno accanto all’altro pur di raggiungere – perché obbligati – il luogo di lavoro, di studio o di cura. Parliamo di mezzi chiusi, in postazioni obbligate e fisse, con persone, anziane, operai, impiegati, giovani ed immigrati, seduti uno a fianco all’altro ed in piedi nel corridoio, senza alcun rispetto delle più elementari regole di salvaguardia e tutela della salute delle persone. In altre realtà (di ristoro/ludico/ricreative) sono state giustamente riveste le capienze, con la riapertura delle partecipazioni, ma con l’obbligo e il vincolo del
rispetto delle 3 regole principali(distanziamento, mascherina ed igiene), oltre alla presentazione obbligatoria dell’avvenuta vaccinazione (green pass); giusta misura di prevenzione per evitare il possibile
rischio del contagio da parte di tutti, ma soprattutto nei riguardi delle persone anziane e/o fisicamente deboli. E non sono forse più vulnerabili (al virus)le persone costrette uno contro l’altra all’interno di una
struttura chiusa? Per questo si chiede un concreto intervento di vigilanza e controllo. Ripetiamo la nostra disponibilità per meglio chiarire il tutto – situazione e comportamenti – anche in merito, come evidenziato nelle precedenti note “ alle problematiche sul trasporto sostenibile, ed
illustrare possibili ipotesi per il miglioramento del servizio tramite misure di prevenzione tese a difendere e tutelare la salute e la stessa esistenza delle persone, considerato che il grave problema del covid è ancora lontano dall’essere risolto nei tempi brevi”, come – purtroppo – dimostrato dalla ripresa del virus nelle scuole ed in altre realtà della nostra provincia, di cui quotidianamente ci riferiscono le cronache.
Sperando – questa volta – di avere un minimo di attenzione e di riscontro, inviamo cordiali saluti.
Riferimento e-mail <co.trasp.pubblico@gmail.com> -cell.3664230032-3388413678- 3248687773
Latina 8 ottobre 2021 F.to x Comitato (F.Assaiante –E.Ventura – G.Rossi – S.La Rocca- B.Giuliani-
C.Capponi – P.G.D’Onofrio – G.Petocchi – C.Magnifico)