Nettuno Wine Festival, oltre 1.650 bottiglie e 5mila persone
Più di 1.650 bottiglie messe a disposizione dai Vigneti Fontana, Cantina Bacco e Casa Divina Provvidenza, di vino Cacchione, in abbinamento ai circa 20.000 assaggi di cibo e 10.000 coppette di gelato servite nei tredici punti di degustazione dai 27 ristoratori dell’Associazione Nettuno in Tavola e dalle quattro gelaterie posizionate nel centro storico. Si è chiusa con numeri record la 4/a edizione del Nettuno Wine Festival, promosso dalla Pro Loco Forte Sangallo con la partecipazione delle maggiori associazioni locali, il sostegno del Comune di Nettuno e della Regione Lazio.
Oltre 5mila i visitatori che hanno ‘invaso’, in modo ordinato e composto le strade del centro cittadino, del borgo storico e del lungomare attraverso un percorso razionale tra vino e assaggi di proposte gourmet e della tradizione, comodo da seguire attraverso le indicazioni di una mappa esplicativa. Nel kit anche un pratico libretto con la descrizione delle pietanze e l’abbinamento del vino: dalle alici marinate con panzanella dell’orto alla parmigiana e lasagna di mare, tonno e guacamole, un classico come il risotto alla crema di scampi, minestra di pesce alla nettunese ma anche lo sfilacciato di suino affumicato al legno di melo con panino artigianale, palla di porchetta con maionese al sedano, o la pinsa con mozzarella, mortadella, stracciata di burrata, pesto e granella di pistacchio, solo per citarne alcune.
Il tutto impreziosito da mostre d’arte e dei costumi storici della città di Nettuno ed esibizioni di artisti di strada.
Ospite d’eccezione il giornalista enogastronomico Fabio Turchetti che, con il supporto dei sommelier della Fisar Roma e Castelli Romani Delegazione Storica, ha aperto la manifestazione con una degustazione guidata del Cacchione Nettuno DOP prodotto dalla Cantina Bacco e dall’Azienda agricola Casa Divina Provvidenza che per l’occasione ha presentato la bottiglia celebrativa dei 200 anni.
“Il nostro obiettivo è stato quello di far scoprire e presentare la produzione vitivinicola autoctona e una ristorazione in grado di esprimere qualità, diversità, genuinità e capacità innovativa”, ha commentato il presidente della Pro Loco Forte Sangallo, Mario Lomartire, già al lavoro per l’edizione 2022. (ANSA)