CIBO. COLDIRETTI: ARRIVA DECRETO CONTRO SPECULAZIONI
(DIRE) Roma, 30 lug. – L’approvazione del decreto legislativo
contro le pratiche sleali nel commercio alimentare rappresenta
una svolta storica per combattere le speculazioni sul cibo dal
campo alla tavola in una situazione in cui per ogni euro speso
dai consumatori per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi
in Italia vanno a remunerare il prodotto agricolo. E’ quanto
afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini in
riferimento all’approvazione in prima lettura da parte del
Consiglio dei Ministri del Decreto legislativo di attuazione
della direttiva (UE) 2019/633 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 17 aprile 2019 in materia di pratiche commerciali
sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e
alimentare nonché dell’articolo 7 della legge 22 aprile 2021,
n.53 in materia di commercializzazione dei prodotti agricoli e
alimentari.
Il decreto legislativo fortemente voluto dalla Coldiretti reca
disposizioni per la disciplina delle relazioni commerciali e per
il contrasto delle pratiche commerciali sleali nelle relazioni
tra acquirenti e fornitori di prodotti agricoli ed alimentari,
definendo le pratiche commerciali vietate in quanto contrarie ai
principi di buona fede e correttezza ed imposte unilateralmente
da un contraente alla sua controparte, razionalizzando e
rafforzando il quadro giuridico vigente nella direzione della
maggiore tutela dei fornitori e degli operatori della filiera
agricola e alimentare rispetto alle suddette pratiche.
Si tratta – precisa la Coldiretti – di pratiche commerciali
sleali da vietare che vanno dai ritardi nei pagamenti e
annullamenti di ordini dell’ultimo minuto per prodotti alimentari
deperibili alle modifiche unilaterali o retroattive ai contratti
fino al rifiuto dei contratti scritti fino al divieto di pagare
al di sotto dei prezzi di produzione.
Un intervento normativo fortemente sollecitato da Coldiretti
per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera
ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte
promozionali non venga scaricato sulle imprese di produzione già
costrette a subire l’aumento di costi dovuti alle difficili
condizioni di mercato.
Ma ad essere colpito è anche il meccanismo delle aste al
doppio ribasso che provoca forti distorsioni e speculazioni
aggravando così i pesanti squilibri di filiera della ripartizione
del valore sarà il Ministero delle politiche agricole, con il suo
Ispettorato centrale repressione frodi (ICQRF) – conclude la
Coldiretti – a vigilare e sanzionare in caso di mancato rispetto
delle norme.