EQUO COMPENSO E PRECARIATO, MOTTA (FNSI): “SERVE URGENTE CAMBIO DI PASSO DA GOVERNO E SOTTOSEGRETARIO MOLES”
«È necessario un deciso e urgente cambio di passo da parte del governo e del Sottosegretario con delega all’editoria, Giuseppe Moles, sul tema dell’equo compenso per i giornalisti».
Cosi si esprime in una nota, Mattia Motta, Segretario generale aggiunto della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) e delegato al Tavolo per l’equo compenso.
«I ripetuti annunci di “imminente convocazione” del tavolo coordinato dal governo previsto dalla legge 233/2012 sono ancora tutt’oggi lettera morta: la convocazione non è più procrastinabile.
Se l’obiettivo del governo è il superamento di un’informazione professionale sempre più precaria, malpagata e sfruttata, in cui donne e uomini lavorano senza diritti né tutele, la strada – aggiunge il Segretario aggiunto FNSI – è tracciata dalle norme votate dal parlamento.
Ogni giorno che passa senza la definizione di un equo compenso per i giornalisti è un giorno in più di questo iniquo modello di informazione.
Con il periodo estivo, l’apporto dei collaboratori e freelance per la realizzazione dei prodotti editoriali si fa ancora più assiduo. Servizi giornalistici pagati una miseria a ogni latitudine e colleghi senza diritti rappresentano un problema per tutti.
Il tema dell’equo compenso – prosegue Motta – è centrale per il rispetto dei diritti del lavoro nel settore. Cosa si aspetta per fare i passi necessari? Tutta la filiera dell’informazione, dalla previdenza alla qualità dei prodotti, risente della mancanza di un equo compenso per i giornalisti.
Se l’obiettivo è la risoluzione dei problemi la Fnsi e la Commissione nazionale lavoro autonomo sono a disposizione, se invece si vuole far scivolare su un piano inclinato i diritti sociali e del lavoro dei giornalisti non potremo stare a guardare questa colpevole inerzia da parte di palazzo Chigi», conclude Motta.
(RoPag)