In azione per l’ambiente e la sughereta San Vito
Ragazze e ragazzi di quattro classi di scuola primaria
dell’Istituto Giovanni XXIII di Monte San Biagio, familiarizzano
con la biodiversità e si impegnano per il bosco di querce da sughero.
Continua l’attività di educazione ambientale e alla sostenibilità
portata avanti dal Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi.
E’ giunta a conclusione la prima parte dei progetti “Amici del Parco” e “Ossigeno” cui hanno partecipato rispettivamente due classi di seconda e due classi di quarta di scuola primaria, ciascuna con venti alunni, dell’Istituto scolastico “Giovanni XXIII” di Monte San Biagio, in provincia di Latina.
I due progetti fanno parte della più ampia offerta formativa di attività di educazione ambientale e alla sostenibilità dell’Ente regionale Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi inserite
nel programma “GENS” della Regione Lazio.
Si sono dunque svolti, a cura di operatori dell’Ente, gli incontri previsti presso la scuola, concordati con la dirigente scolastica dott.ssa Clara d’Ari e le insegnanti, tenuti all’aperto a causa dell’emergenza da Covid-19, mentre l’altra parte dei progetti, ovvero le uscite sul territorio, è stata
per il momento rinviata.
Gli alunni delle classi seconde hanno familiarizzato, a partire dai diversi ambienti del Parco naturale, con il tema della biodiversità. Lo hanno fatto attraverso la conoscenza della vita e dell’ecologia di quattro animali importanti, tanto perché a rischio di estinzione quanto per i servizi ecosistemici cui danno il loro contributo, ai quali dunque prestare attenzione: il lupo, la salamandrina dagli occhiali, il
lombrico e la farfalla Zerynthia cassandra.
Quest’ultima è una meravigliosa e rara farfalla, chiamata anche per i suoi vivaci colori “Festone del Mediterraneo”, avvistata nella primavera del 2018 nei pressi del Lago di Fondi e segnalata al sito della Citizen science, che ben rappresenta quanto sia fondamentale l’impegno in favore di una
gestione attenta ed ecosostenibile del territorio per la salvaguardia della biodiversità.
Gli alunni delle classi quarte, invece, sono stati coinvolti in una vera e propria azione di supporto per contribuire al programma di interventi tesi a salvare la sughereta San Vito, nel comune di Monte San
Biagio, minacciata dall’attacco di un fungo patogeno, il Phytophthora Cinammoni.
Le ragazze e i ragazzi, raccogliendo con entusiasmo l’invito del Parco, hanno accettato di prendere in affido una piantina di sughera, ottenuta dagli operatori del Parco da ghiande provenienti dalla sughereta San Vito, e di seguirla e curarla fino a quando raggiungerà le dimensioni idonee per
poterla usare per il rimboschimento.
“Ai 40 ragazzi coinvolti in questa esperienza – dichiara il Direttore dell’Ente Parco Lucio De Filippis – è stata consegnata anche una scheda per seguire la crescita della pianta, in modo da favorire che si stabilisca un legame personale con la sughera che, ci auguriamo, si tradurrà in un legame con il
territorio quando le piante saranno messe a dimora”.
“Nei prossimi anni – aggiunge De Filippis – questa esperienza pilota abbiamo intenzione di ripeterla e anzi di estenderla. Ovvero di proporla non solo a ragazze e ragazzi ma, più in generale, a tutti i cittadini di Monte San Biagio e non solo, inserita nelle azioni di tutela che l’Ente Parco sta portando avanti per salvare questo bosco di quercia da sughero (Quercus suber) che per estensione, con i suoi circa 300 ettari, è considerato il più importante dell’Italia peninsulare. Un’area di straordinario
valore ambientale che è parte di un importante network ecologico europeo, la Rete Natura 2000”.
“Proprio in questi giorni di maggio, lo scorso anno – conclude il Presidente dell’Ente Parco Bruno Marucci – la Regione Lazio, grazie all’impegno della Direzione regionale Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette e al lavoro progettuale realizzato dal Parco regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, in
collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, ha approvato e finanziato un piano d’azione triennale per tutelare e salvare la sughereta San Vito”.