Covid: zona gialla sogno impossibile per Sud e isole

(AGI) – Roma, 21 apr. – Un anno dopo il lockdown che ha
paralizzato l’Italia da Nord a Sud, dopo una stagione estiva
quasi normale e le nuove chiusure, da lunedi’ 26 aprile le
regioni tornano pienamente al sistema semaforo e si preparano ad
accogliere le prime riaperture.
L’immagine dell’Italia, rispetto allo scorso anno, e’ pero’
totalmente diversa. Mentre prima erano le regioni settentrionali
a pagare il prezzo piu’ alto, con il colore rosso a indicare
l’assoluta esposizione al virus, l’ipotesi che trapela per
lunedi’ indica una netta inversione di tendenza.
Le regioni del Nord saranno quasi tutte in zona gialla, mentre
quelle meridionali e le isole si troveranno in zona rossa e
arancione. Un’Italia ancora divisa in due, dunque, ma a parti
invertite.

L’ipotesi che circola indica, infatti, Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto, oltre alle province di Trento e Bolzano a conquistare per prime il lento ritorno alla normalita’. In zona rossa Puglia (che comunque spera nell’arancione) e Sardegna, oltre alla sola “macchia rossa” della Valle d’Aosta. Restrizioni intermedie con la zona arancione per Molise, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia.  C’e’, dunque, uno schema profondamente diverso rispetto a quello dei mesi scorsi. Da segnalare, tuttavia, che per la Calabria l’indicazione di zona arancione deriva non tanto
dall’indice dei contagi, che rimane sotto la fatica soglia 1,
quando le condizioni del sistema sanitario che sta soffrendo in
maniera determinante la mancanza di posti letto e di terapie
intensive. Gli ospedali al collasso e la lentezza dei vaccini
sono diventati fattori determinanti per l’indicazione
intermedia.
L’ufficialita’ di queste indicazioni arrivera’ venerdi’ 23
aprile, quando gli italiani potranno conoscere i colori che
contraddistingueranno i propri territori, scoprendo se la
stagione primaverile potra’ portare qualche liberta’ in piu’.
Nel frattempo, le regioni del Sud e le isole dovranno, invece,
provare a superare le difficolta’ in atto anche in vista della
stagione estiva che, per molte di queste realta’, rappresenta un
punto chiave per una prima ripresa economica. 

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