“Non ci sono elementi per creare allarmismi e che possano far presagire delle drastiche riduzioni sulla produzione dell’annata, che è appena iniziata”.
Così il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, in una nota, a proposito dei timori per i danni causati dall’ondata di gelo in Piemonte. Dopo i primi sopralluoghi svolti tra i filari. “i danni significativi” riguardano “solo alcuni vigneti, ma si tratta di fenomeni circoscritti e non in alcun modo estendibili a tutta l’area di produzione. La situazione attuale è quindi sostanzialmente diversa da quella del 2017, dove fenomeni simili si erano verificati due settimane più tardi nel mese di aprile, interessando anche le sommità delle colline e i fondovalle”.
“Le varietà con germogliamento tardivo non hanno subito alcun danno”, sostiene il Consorzio, e “per quanto riguarda il nebbiolo, che tra le varietà è quella più precoce, la situazione è eterogenea in quanto sono stati segnalati danni al momento difficilmente quantificabili vista la fase fenologica che in buona parte dei vigneti risulta irregolare. Pertanto sulla stessa pianta si possono riscontrare danni solo su alcuni germogli mentre su altri la situazione è normale”.
I vigneti maggiormente interessati “sono stati quelli ad altitudine media, – prosegue il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani – dove lo sviluppo dei germogli è già di qualche centimetro, mentre per i vigneti meglio esposti e siti nell’area più interna della zona di produzione i danni sono molto limitati”. (ANSA).