Una grande laguna per l’attracco di yacht e per le regate veliche.

È ciò che immagina l’amministrazione comunale di Riccione che ha presentato il piano strategico per la riqualificazione del porto. No appartamenti, ristoranti o negozi, ha tenuto a sottolineare la sindaca di Riccione Renata Tosi, per la quale “fino ad adesso abbiamo guardato alla sabbia, dalla quale la Romagna come nessun altro ha tratto tutti i benefici e le opportunità. Oggi c’è un grande nuovo oro”, ovvero “l’acqua del mare”.
Sulla darsena sorgerà un palazzo che conterrà tutti i servizi nautici e la Capitaneria di Porto, mentre di fronte, a un chilometro e mezzo dall’imboccatura, troverà spazio un bacino d’acqua largo 2,5 chilometri delimitato da scogliere con un pescaggio di 7-8 metri per attrarre diportisti e sportivi. Il porto canale vedrà nascere nuovi argini e un porto a secco per la manutenzione delle imbarcazioni, oltre a piattaforme galleggianti che fungeranno da belvedere.
I lavori partiranno già dal prossimo autunno per questo segmento, secondo l’amministrazione Tosi che per esso ha tenuto da parte i 4 milioni derivanti dalla vendita delle azioni Hera.
La riqualificazione parte da monte con la ridefinizione degli argini del Rio Melo, che sfocia nel porto canale. È previsto un tracciato deviatore verso il Rio Marano e la realizzazione di percorsi naturalistici sulle sue sponde. Lo scopo è collegare la città con questo polmone verde.

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