LAVORO. SMARTWORKING E IDEE ‘SALVA MAMMA’: DAI PASTI AI FARMACI A DOMICILIO. IN 3,9 MLN FAMIGLIE LAVORANO ENTRAMBI I GENITORI, IL 29% HA BIMBI UNDER 6

(DIRE) Roma, 17 mar. – “Salva la mammaà in smartworking”. Slogan
piu’ azzeccato per questo momento storico non poteva esserci. Si’
perche’ da quando, lo scorso 15 marzo, gran parte dell’Italia si
e’ colorata di rosso, l’umore delle mamme (e dei papa’) rischia
di tendere facilmente al nero. Se, infatti, la tecnologia
supporta le professioni consentendo ai genitori di lavorare
“agilmente” da casa, c’e’ davvero poco di agile nel gestire
smartworking, didattica a distanza, pasti, pulizie ecc. ecc..
Insomma, tutto quello che comporta la quotidianita’ della vita
familiare. E se di figli se ne hanno piu’ d’uno, magari
minorenni, il carico d’incombenze rischia di scaricare ben presto
le batterie. Le scuole chiuse sono una questione non da poco se
si pensa che, secondo i dati Istat, le famiglie italiane con
entrambi i genitori lavoratori sono 3,9 milioni (su un totale di
8,4 milioni di coppie con almeno un figlio) e di queste il 29% ha
bambini fino a 6 anni, il 45% tra i 6 e i 17 anni, il resto dai
18 anni in su. E circa 2 milioni sono i genitori single.
  Ecco allora che “salvare” i genitori dagli impegni quotidiani
diventa la nuova frontiera del marketing di molte attivita’ che
cosi’ facendo tentano di “salvare” anche se stesse dalle varie
aperture e chiusure a singhiozzo che la pandemia da Covid-19
impone ormai da mesi. A cominciare dai ristoranti. Cosi’ per
esempio a Roma il “Fleming Home”, un circolo sportivo nel cuore
del quartiere Fleming, in collaborazione con la societa’ di
catering “Io The & Mao”, ha lanciato l’iniziativa “Salva la mamma
in cucina”. Si tratta di un piano di pranzi settimanali studiati
appositamente per i bambini che vengono consegnati direttamente a
domicilio, con la possibilita’ di ordinare un menu prova per tre
giorni.

Un’idea per sollevare i genitori in
smartworking dal pensiero di cosa cucinare e soprattutto di
quando farlo se si e’ alle prese con riunioni o call conference.
  Per risparmiare tempo e denaro c’e’ poi la possibilita’, ormai
sfruttata da molte famiglie gia’ nel primo lockdown, di ordinare
la spesa online. Quasi tutte le catene di supermercati lo
consentono e alcune, come ad esempio la francese “Carrefour”,
vanno incontro alle esigenze delle donne incinta e dei
neogenitori (oltre che delle persone disabili e degli over 60)
prevedendo la consegna a domicilio gratuita.
  Altro aspetto da non sottovalutare e’ poi la difficolta’ a
uscire di casa se si ha il bambino malato e magari si e’ genitori
single. Ecco allora che con lo slogan “anche le supermamme hanno
bisogno di una pausa”, l’app Pharmap consegna a casa i medicinali
e i parafarmaci di cui si ha bisogno, acquistandoli nella
farmacia piu’ vicina al luogo di consegna. Il servizio ha un
costo di pochi euro ma la prima volta e’ gratuito.
  E per intrattenere i piu’ piccoli mentre si lavora? Come gia’
successo lo scorso anno, anche adesso molti animatori di quelle
che un tempo erano le feste per bambini, si sono muniti di webcam
e travestimenti, e propongono spettacoli gratuiti online: dalle
marionette, alle canzoncine, ai laboratori creativi, fino agli
spettacoli di magia, ce n’e’ per tutti i gusti e le eta’. Il
claim e’ sempre uno: salvare i genitori.

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