ROMA: PALAZZO PROVINCIA, DA PROCURA CORTE CONTI ARCHIVIAZIONE PER ZINGARETTI E RAGGI
(Adnkronos) – In particolare, si legge nel provvedimento firmato dal
vice procuratore generale Gaia Palmieri, al centro dell’inchiesta,
c’era l’ipotesi di un illecito erariale relativo al danno subito dalla
Provincia di Roma (dall’1 gennaio 2015 Città Metropolitana di Roma
Capitale), “complessivamente quantificabile in 89.876.284,58 euro”,
derivante: per 69,5 milioni dagli oneri gestionali e finanziari cui
l’Ente ha dovuto far fronte per costituire un Fondo comune di
investimento “per acquisire l’immobile di nuova costruzione, da
realizzarsi in area di proprietà di Europarco srl da destinare a sede
unica dell’Ente”; e per 20,3 mln “dagli ulteriori oneri – spese di
gestione della nuova sede e canoni di locazione passiva – sopportati a
cagione dell’inutilizzabilità del suddetto immobile, nel periodo dal
28.12.2012″ al “03.10.2014, epoca in cui risulta essere stato
conseguito il certificato di agibilità e sono state eliminate le
carenze in materia di sicurezza e prevenzione incendi che rendevano
l’immobile de quo inutilizzabile”.
All’allora presidente della Provincia Zingaretti, difeso dagli
avvocati Edoardo Giardino e Valerio Tallini, era stata contestato
l’illecito relativamente ai 69 mln, insieme con altri (tutti
archiviati), tra cui Antonio Calicchia (direttore generale pro tempore
della Provincia) e Stefano Carta (dirigente pro tempore della
Direzione Generale dell’Ente), e agli allora componenti della Giunta
provinciale che espressero parere favorevole all’approvazione della
delibera (lo stesso Zingaretti, Cecilia D’Elia, Massimiliano
Smeriglio, Serena Visintin, Claudio Cecchini, Pier Michele Civita,
Amalia Colaceci, Aurelio Lo Fazio, Patrizia Prestipino, Antonio
Rosati, Marco Vincenzi).
Alla Raggi, difesa dall’avvocato Gennaro Terracciano, e ai componenti
del Consiglio Metropolitano (anche loro tutti archiviati) veniva
invece contestata l’adozione della “deliberazione n. 19 del 28.06.2019
in forza della quale si è proceduto all’acquisto della sede unica in
forma frazionata mediante l’impiego di euro 10.000.000,00, finanziati
con avanzo di amministrazione vincolato, nonché un mutuo, erogato da
Cassa depositi e prestiti s.p.a., per un ammontare pari ad euro
45.000.000,00″.