LAZIO: CONSIGLIO APPROVA 11 ATTI DI INDIRIZZO PER LA GIUNTA REGIONALE Mozioni su covid, sanità, Recovery plan, ambiente, detenuti e canoni regionali
Roma, 24 feb. (Adnkronos) – Il Consiglio regionale del Lazio, riunito
in modalità ‘mista’ (da remoto e in presenza), ha approvato oggi 11
mozioni su diversi argomenti, soprattutto Sanità e Ambiente. In
apertura di seduta, il presidente Mauro Buschini ha invitato l’Aula a
osservare un minuto di silenzio in ricordo dei due italiani uccisi
nella Repubblica democratica del Congo, l’ambasciatore Luca Attanasio
e il carabiniere Vittorio Iacovacci, di origini laziali.
Tra le mozioni approvate oggi, ben cinque riguardano la Sanità e il
Covid-19, a partire dalla mozione n. 414 presentata da Emiliano
Minnucci, Marco Vincenzi e Fabio Refrigeri (tutti del Pd),
sottoscritta anche da numerosi consiglieri regionali. Con questo atto
di indirizzo, il Consiglio impegna presidente e Giunta regionale a
sostenere lo sviluppo di un vaccino italiano contro il virus Covid-19,
per aumentarne le dosi a livello globale e garantire che vengano
somministrate ”a tutti i cittadini del mondo indipendentemente dal
livello di reddito del proprio Paese di appartenenza”.
Con un emendamento illustrato da Gino De Paolis (Lista civica
Zingaretti) e Daniele Ognibene (Leu), la mozione è stata integrata con
la richiesta alla Regione di farsi promotrice di una campagna
mondiale, con le regioni degli altri Paesi, per chiedere ai propri
cittadini di sottoscrivere un documento da presentare a Onu e Oms
perché possano ”intervenire presso le società proprietarie dei
brevetti per farseli cedere gratuitamente ovvero dietro acquisto degli
stessi” e per sollecitare l’Unione europea a diventare capofila ”di
ogni iniziativa politica e industriale perché i vaccini divengano
subito un bene comune dell’umanità e quindi fruibili, per legge e per
morale, anche dal più povero dei cittadini del Paese più povero del
mondo”.
Sempre con riferimento al Covid-19, l’Aula ha approvato
anche la mozione n. 422 presentata da Massimiliano Maselli, Chiara
Colosimo e Antonello Aurigemma (FdI), che invita il presidente della
Regione a modificare l’ordinanza n. Z00034, al fine di consentire al
personale sanitario di esercitare la propria professione anche in
altre strutture sanitarie. In materia di Sanità sono stati poi
approvati altri tre atti di indirizzo. La mozione n. 417 di Giuseppe
Simeone (FI), che chiede di rafforzare le attività di screening
oncologici e di prevenzione a livello regionale, attraverso la
riorganizzazione e il recupero degli esami sospesi, la
regolamentazione delle liste di attesa e il potenziamento dei servizi
territoriali (ospedali di comunità, case della salute, servizi
domiciliari, consultori, ambulatori, centri specialistici).
La n. 420 di Orlando Tripodi (Lega) impegna presidente e Giunta a
intervenire per finanziare i Centri di riabilitazione neuro
riabilitativi per soggetti con disabilità e di portatori di handicap
permanenti e temporanei, con particolare riferimento alla Erre-D
s.r.l. per il rinnovo delle convenzioni e dei finanziamenti necessari
a garantire il diritto alla salute dei pazienti e al tempo stesso di
preservare il livello occupazionale. La mozione n. 435, presentata da
Valentina Corrado (M5s), chiede al presidente e all’assessore
regionale alla Sanità di rafforzare l’assistenza sanitaria nelle
carceri, sia in termini di aumento del personale medico e sanitario,
sia in termini di potenziamento dei reparti di assistenza e primo
intervento, e di implementare il numero dei posti disponibili
all’interno delle Rems.
Approvata anche una mozione concernente il Recovery Plan, la n. 409
presentata dai consiglieri del gruppo Misto Enrico Cavallari e
Marietta Tidei, che impegna presidente e Giunta regionale ”ad
attivarsi con la massima urgenza, nelle competenti sedi statali
affinché siano adottate, entro il prossimo trenta aprile (termine per
la presentazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), le
opportune e necessarie modifiche finalizzate ad attribuire la giusta
valorizzazione alle Zone Logistiche Semplificate (Zls)”, assenti
nell’attuale versione del Piano. Per i proponenti, infatti, le Zls
rappresentano un importante ”strumento di catalizzazione degli
investimenti previsto dal legislatore per gli ambiti
logistico-portuali”, soprattutto per il porto di Civitavecchia.
La mozione n. 415, presentata da Fabio Capolei (Energie
per l’Italia), impegna presidente e assessori competenti a istituire
una decorazione intitolata ”Campagna emergenza Covid-19” per gli
operatori dei corpi e dei servizi della polizia locale della Regione
che si sono distinti in azioni meritevoli nelle attività di
prevenzione e di gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
La mozione n. 434 di Marta Bonafoni (Lista Civica Zingaretti)
interviene invece sul problema dell’emergenza determinata dalla
diffusione epidemica della Cocciniglia tartaruga dei pini (‘Toumeyella
parvicornis’) nel territorio regionale, che ”sta ponendo a rischio
oltre un milione di pini domestici cresciuti lungo il litorale laziale
e nella città di Roma”. Con l’atto d’indirizzo, Bonafoni chiede al
presidente della Giunta di emanare un decreto contenente misure
fitosanitarie urgenti per la sua prevenzione, il controllo e il
contrasto e, tra l’altro, di dare immediati indirizzi alla competente
Direzione regionale ”perché siano delimitate le aree interessate
dalle infestazioni della cocciniglia tartaruga nel territorio
regionale”.
L’idrogeno verde è invece l’oggetto della mozione n. 309, approvata su
proposta di Devid Porrello, che impegna presidente e assessori
competenti, a favorire la nascita di distretti tecnologici capaci di
attrarre attività industriali e di ricerca e investimenti per lo
sviluppo di nuove attività manifatturiere per la produzione di:
elettrolizzatori per la produzione di idrogeno; ‘fuel cell’ per la
produzione di energia elettrica da idrogeno; mezzi di trasporto con
motori elettrici alimentati dalle ‘fuel cell’ a idrogeno.
Michela Di Biase (Pd) è la prima firmataria della
mozione n. 386, sottoscritta anche da altri 11 consiglieri di
centrosinistra, che impegna presidente e Giunta regionale ”a farsi
parte attiva nei confronti delle istituzioni competenti affinché sia
favorito il ricorso a misure penali differenziate e in particolare
all’affidamento in prova al servizio sociale, mirando ad evitare al
massimo i danni derivanti dal contatto con l’ambiente penitenziario e
alla condizione di privazione della libertà, in omaggio alla funzione
rieducativa della pena e al reinserimento sociale del reo”.
La mozione n. 401 dei consiglieri della Lega Laura Cartaginese,
Orlando Tripodi e Pasquale Ciacciarelli, impegna il presidente e
l’assessore regionale all’Agricoltura a sbloccare il divieto imposto
dalle misure anti Covid ai cacciatori, che al momento non possono esercitare l’attività venatoria al di fuori del proprio comune. I consiglieri chiedono invece di estendere l’area di caccia nel territorio ricadente entro i confini dell’Ambito Territoriale di Caccia di residenza venatoria, come già avvenuto in altre regioni.