COVID. OK DEL CDM AL DECRETO, STOP SPOSTAMENTO TRA REGIONI FINO A 15 FEBBRAIO<PROROGA STATO EMERGENZA A 30 APRILE, ISTITUITA LA FASCIA BIANCA

(DIRE) Roma, 14 gen. – Lo stop allo spostamento tra regioni non
e’ stato prorogato fino al 5 marzo, come riportava il testo del
decreto in entrata al cdm, ma solo fino al 15 febbraio.
    Il Consiglio dei ministri ha deliberato la proroga fino al 30
aprile 2021 dello stato di emergenza per la pandemia ed ha
inoltre adottato un decreto-legge con ulteriori disposizioni
urgenti per il contenimento della diffusione del COVID-19.
   Il testo conferma fino al 15 febbraio 2021 il divieto gia’ in
vigore di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome, con
l’eccezione di quelli “motivati da comprovate esigenze
lavorative, situazioni di necessita’ o motivi di salute. È
comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio
o abitazione”.
   Dal 16 gennaio 2021 fino al 5 marzo 2021, invece, varranno i
limiti alla mobilita’ gia’ introdotti nei precedenti decreti
sull’intero territorio nazionale.
   Eccole in sintesi: e’ consentito, una sola volta al giorno,
spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5.00
e le ore 22.00, a un massimo di due persone ulteriori a quelle
gia’ conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le
due persone che si spostano potranno comunque portare con se’ i
figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le
stesse persone esercitino la potesta’ genitoriale) e le persone
disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Tale
spostamento puo’ avvenire all’interno della stessa Regione, in
area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione
e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti
dai Comuni fino a 5.000 abitanti.
   Qualora la mobilita’ sia limitata all’ambito territoriale
comunale, sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con
popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non
superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in
ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
   Il decreto istituisce anche una cosiddetta area “bianca”,
nella quale si collocano le Regioni con uno scenario di “tipo 1”,
un livello di rischio “basso” e una incidenza dei contagi, per
tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000
abitanti. In area “bianca” non si applicano le misure restrittive
previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri
(DPCM) per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attivita’ si
svolgono secondo specifici protocolli. Nelle medesime aree
possono comunque essere adottate, con DPCM, specifiche misure
restrittive in relazione a determinate attivita’ particolarmente
rilevanti dal punto di vista epidemiologico. Il decreto istituisce una piattaforma
informativa nazionale idonea ad agevolare per la campagna
vaccinale. La piattaforma e’ realizzata sulla base dei fabbisogni
rilevati, le attivita’ di distribuzione sul territorio nazionale
delle dosi vaccinali, dei dispositivi e degli altri materiali di
supporto alla somministrazione, e il relativo tracciamento.
   Inoltre, su istanza della Regione o Provincia autonoma
interessata, la piattaforma nazionale esegue, in sussidiarieta’,
le operazioni di prenotazione delle vaccinazioni, di
registrazione delle somministrazioni dei vaccini e di
certificazione delle stesse, nonche’ le operazioni di
trasmissione dei dati al Ministero della salute.
   Sono state inoltre approvate una serie di proroghe in
considerazione del permanere dell’emergenza e dell’evoluzione del
quadro epidemiologico.
   Su tutto il territorio nazionale le elezioni suppletive per i
seggi della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica
dichiarati vacanti entro il 28 febbraio 2021 si svolgeranno entro
il 20 maggio 2021.
   Le elezioni dei Comuni i cui organi sono stati sciolti ai
sensi dell’articolo 143 del Testo unico

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