Giornalisti: addio a Mario Proto, storico fotografo romano
(AGI) – Roma, 14 dic. – Il mondo del giornalismo romano e’ in
lutto per la morte di Mario Proto, fotografo che con le sue
immagini ha raccontato per quasi 50 anni tutti i fatti della
citta’, grandi e piccoli. Sul campo dal 1973, con la sua
macchina fotografica ha visto e documentato – tra i primi – la
strage della scorta di Aldo Moro in via Fani, la vicenda di
Alfredino Rampi, il bimbo caduto nel giugno del 1981 in un pozzo
nelle campagne di Vermicino, la cattura di Renato Vallanzasca,
l’arresto dell’attentatore del Papa, Ali Agca, che per primo
riusci’ a fotografare lungo un corridoio della questura di via
di San Vitale.
Per anni in servizio per il Corriere della Sera, e’ stato un
punto di riferimento per almeno due generazioni di cronisti e
giovani fotografi. La battuta sempre pronta, un sorriso gentile
per tutti. Mario Proto ha seguito anche i grandi gialli degli
anni ’90, dal delitto di via Poma a quello dell’Olgiata fino
all’omicidio di Marta Russo, la studentessa assassinata
all’universita’ La Sapienza. Recentemente aveva seguito anche le
indagini sul delitto di Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere
dei carabinieri colpito a morte vicino a piazza Cavour
nell’estate del 2019.
Tra le ultime immagini che aveva pubblicato anche quelle di Roma
deserta, impaurita e sconvolta dal Covid, il male che la notte
scorsa se l’e’ portato via a 67 anni.