NICOLA TAVOLETTA: MAGELLANO, PIGAFETTA, DE JUDICIBUS E IL GIORNO PERDUTO
Il 28 novembre ci ricorda la data nella quale la spedizione guidata da Ferdinando Magellano circumnavigo’ il Continente Americano a sud. Il poi diventato Stretto di Magellano. Quella spedizione terminò dopo mille avventure con la prima completa circumnavigazione del Globo ad opera dell’unica nave rimasta delle tre salpate. Tornò infatti in Spagna solo la “Victoria” con 18 uomini dei 237 partiti. A guidare la spedizione fino all’arrivo due italiani: Antonio Pigafetta e Martino De Judicibus. Ferdinando Magellano morì nelle Filippine in battaglia contro indigeni restii a sottomettersi al Re di Spagna. Per ricapitolare: la spedizione fu finanziata dalla Spagna, su proposta e con la guida di un portoghese, poi conclusa da due italiani. Ci sono persone ancora diffidenti all’idea di Europa Unita?
Pensate che proprio il 28 novembre, ma del 1994, i norvegesi con un referendum respinsero la proposta di entrare nella Unione Europea. Vorrei chiedere a un norvegese che cosa ha pensato di essere quel giorno. Un salmone per andare controcorrente.
Nel XVI Secolo D. C. Portogallo e Spagna erano in conflitto, mentre l’Italia divisa in tanti Stati. Quella spedizione iniziò nel 1519 a Siviglia e terminò nel 1522 nel porto della stessa città andalusa. Torniamo al 28 novembre 1519, proprio il giorno dell’entrata delle navi, due rimaste, nel nuovo Oceano. A destra Capo Horn, nell’arcipellago della Terra del Fuoco, così da Magellano nominato per i falò che si vedevano dal mare, poco prima aveva battezzato anche la Patagonia, terra degli uomini dai piedi grandi.
Insomma ecco che superarono quello Stretto e si apri’ davanti a quegli europei il mare più esteso del mondo. Magellano lo definì Pacifico, perchè durante la spedizione l’acqua non fu mai agitata. Dovete sapere che Pigafetta annoto’ tutto nei suoi diari, ritrovati oltre duecento anni dopo, ma il suo racconto dettagliato e quotidiano, riportava la data di ogni giorno. Al rientro, nell’ultimo scalo a Capo Verde e poi in Spagna, si accorse che le sue date non corrispondevano di un giorno con il calendario in vigore. Per Pigafetta arrivarono in Spagna il 5 settembre 1522, invece era il 6 settembre. Capi’ che viaggiare intorno alla Terra da ovest ad est si perde un intero giorno. Il sole sorge una volta in meno. Insomma i nostri Eroi in tutto questo hanno perso un giorno? Scherzo ovviamente. In questa grande storia europea penso che, invece, il giorno lo abbiano perso gli inglesi e i norvegesi, questo per me è Pacifico.
Nicola Tavoletta