COVID. COLDIRETTI: AL VIA BONUS RISTORANTI CON MENU MADE IN ITALY
(DIRE) Roma, 16 nov. – Scatta il bonus di filiera per menu 100%
Made in Italy nei ristoranti duramente colpiti dall’emergenza
Covid a 10 anni esatti dal riconoscimento Unesco della dieta
mediterranea come patrimonio immateriale dell’umanita’. Lo rende
noto la Coldiretti nel sottolineare che sara’ possibile
presentare le domande fino al 28 novembre 2020 attraverso il
Portale www.portaleristorazione.it o presso gli sportelli degli
uffici postali.
Per la prima volta si interviene in modo integrato dal campo
alla tavola con un bonus che a cascata sostiene, insieme alla
ristorazione, anche l’industria alimentare e l’agricoltura
italiana e contribuisce a salvare il patrimonio di prodotti
nazionali alla base della dieta mediterranea che ha subito un
duro colpo dal taglio del 48% dei consumi fuori casa degli
italiani nel 2020, secondo l’analisi della Coldiretti .
Un investimento importante per l’economia ma – precisa la
Coldiretti – anche per la salute degli italiani con il sostegno a
pasta, frutta, verdura, carne, extravergine e il tradizionale
bicchiere di vino 100% Made in Italy che consumati a tavola in
pasti regolari hanno consentito fino ad ora agli italiani –
sottolinea la Coldiretti – di conquistare il primato europeo di
longevita’.
Del bonus – spiega la Coldiretti – potranno beneficiare non
solo i ristoranti, le mense e chi svolge attivita’ di catering su
base continuativa (ossia coloro che forniscono pasti presso
ospedali, scuole, industrie), ma anche gli agriturismi, le
attivita’ di catering e banqueting per eventi e gli alberghi che
somministrano cibo. Al Fondo per la filiera della ristorazione
per il 2020 – sottolinea la Coldiretti – sono stati stanziati 600
milioni finalizzati alla erogazione di un contributo a fondo
perduto per l’acquisto, effettuato dopo il 14 agosto 2020, di
prodotti di filiere agricole e alimentari, inclusi quelli
vitivinicoli, anche DOP e IGP, valorizzando la materia prima di
territorio anche attraverso l’acquisto di prodotti in vendita
diretta dalle aziende agricole.
Il beneficiario – continua la Coldiretti –
e’ tenuto ad acquistare almeno tre differenti tipologie di
prodotti agricoli e alimentari e il prodotto principale non puo’
superare il 50 % spesa totale sostenuta mentre il contributo non
puo’ mai essere superiore all’ammontare complessivo degli
acquisti che non puo’ essere inferiore ai 1.000 euro ne
superiore a 10.000 euro (esclusa Iva).
Il provvedimento diventa operativo proprio il giorno del
compleanno della dieta mediterranea che secondo quanto riportato
nella decisione del Comitato di valutazione per l’iscrizione
dell’Unesco il 16 novembre 2010 – riferisce la Coldiretti – e’
molto di piu’ di un semplice regime alimentare poiche’ “la dieta
mediterranea e’ un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e
tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, tra cui la
coltivazione, la raccolta, la pesca, la conservazione, la
trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di
ciboà la dieta mediterranea (da greco diaita, o stile di vita)
comprende molto piu’ che il solo cibo. Essa promuove
l’interazione sociale, dal momento che i pasti collettivi
rappresentano il caposaldo di consuetudini sociali ed eventi
festivi, oggi messi a rischio dalle misure adottate in molti
Paesi per fermare il contagio.
Nonostante questo – sottolinea la Coldiretti – 6 italiani su
10 dopo il primo lockdown hanno dichiarato di privilegiare
abitualmente un regime nutrizionale ispirato alla dieta
mediterranea perche’ piu’ salutare, con cibi freschi, molta
frutta e verdura, legumi e proteine. E l’apprezzamento e’ diffuso
a livello mondiale anche grazie agli studi dello scienziato
americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti
benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli in
provincia di Salerno. Un tesoro del Made in Italy che ha
consentito all’Italia – conclude la Coldiretti – di conquistare
il record di longevita’ in Europa con la speranza di vita alla
nascita che raggiunge il massimo storico di 82,3 anni con 80,9
anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne con ben 14.456
ultracentenari a livello nazionale.