Sede Provinciale di Latina Trasporto Pubblico – misure anti covid 19


In questi giorni stiamo assistendo ad una recrudescenza del problema sanitario, legato alla
nuova espansione della pandemia, tramite il contagio del virus Covid-19, ritornato ai numeri
dell’aprile scorso (ieri oltre 3678 casi).
Diversi sono i fattori che stanno determinando l’attuale situazione: superficialità nei
comportamenti ludici, ricreativi e politici – sociali delle persone, soprattutto fra i più giovani, con
assembramenti e mancanza delle più elementari forme del rispetto, nonché delle principali regole
di prevenzione: mascherine, distanziamento sociale e iginene personali e sanificazione dei luoghi;
ma certamente incidono pesantemente anche i forti ritardi negli interventi di programmazione e,
soprattutto, quei particolari interventi adottati per il settore dei trasporti, chiaramente in forte
contraddizione con i giusti provvedimenti restrittivi, che si andavano assumendo, al fine di
prevenire tutte le situazioni di grave rischio che si potevano presentare negli ambienti scolastici,
ospedalieri e nelle strutture pubbliche (P.A. – Previdenza – Assistenza – Fisco) e private
(Banche, Poste ecc.), il cui personale opera a stretto contatto con le persone, per le operazioni
del caso.
Da osservare che in precedenza, soprattutto da luglio sino al termine del lockdown, le direttive
impartite per viaggiare sui mezzi pubblici, erano improntate alla salvaguardia, alla tutela della
persona, tramite regole rigide nel mantenimento delle distanze oltre, ovviamente, all’uso della
mascherina ed ai consigli del lavarsi frequentemente le mani; possiamo garantire che le persone
hanno accolto favorevolmente e rispettato tali decisioni, come al contrario hanno fortemente
contestato la decisione presa dal Governo, contemporaneamente alla riapertura delle scuole, di
“CONSENTIRE” ai veicoli del trasporto pubblico di viaggiare “fino alla capienza dell’80% del
mezzo”.
Tale provvedimento, oltre che contradditorio, come anticipato, è chiaramente assurdo e
sbagliato. E’ certamente un errore/un rischio consentire l’affollamento di persone – bambini,
giovani, donne adulti ed anziani – in spazi così ristretti, quando bisogna invece operare per
mantenere maggiori – e non minori – misure di prevenzione, per la tutela primaria della salute e
della stessa esistenza delle persone, avendo verificato che il grave problema del virus è ancora
lontano dall’essere risolto nei tempi brevi, come – appunto – dimostrato dai casi di ritorno in forte
rialzo.
Il tutto è fondamentale per tutelare, non solo la fascia dei cittadini anziani, perché più deboli ed
esposti, ma anche per il bene dei nostri figli e nipoti in tutti gli ambienti, quindi anche nel settore
dei trasporti, sia per gomma che per ferro, che per mare o in aereo.
Occorre tempestivamente trovare le giuste soluzioni, interagendo a livello complessivo attraverso
la riparametrazione dei servizi, ad esempio scaglionando gli orari di apertura e chiusura di scuole,
uffici, negozi, e tenendo ben presente il problema sociale ed economico, intervenendo sul
potenziamento dei mezzi, anche tramite convenzioni limitate al periodo di risoluzione della
presente problematica.
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Sicuramente non dobbiamo cedere al panico, purtroppo però sappiamo quanto grande è ancora il
rischio di una forte ripresa del virus, addirittura con maggiore incidenza sulla salute dei soggetti
più giovani, come ben evidenziano le ultime statistiche sui dati giornalieri che, inevitalbilmente,
determinano pesanti ricadute in tutte le strutture sociali e nei propri nuclei familiari, con gravi
conseguenze, soprattutto, in quest’ultimo per le persone anziane o più deboli.
Per questo sollecitiamo a rivedere correttamente le misure adottate per il trasporto pubblico,
mantenendo rigidamente le 3 regole fondamentali: DISTANZIAMENTO, MASCHERINA ED IGIENE
DELLE MANI. Nel contempo, rivolgiamo un forte invito, soprattutto alle persone anziane – per il
nostro stesso benessere – a vaccinarsi prontamente, per limitare la causa dell’infezione contro
l’influenza, in attesa dello specifico vaccino anti Covid 19, in via di sperimentazione, ma non
sembra essere lontano dalla somministrazione al pubblico, considerati i test positivi effettuati
sulle persone, dal mese di agosto, dall’Istituto Spallanzani di Roma.
Franco Assaiante Latina 8 ottobre2020

(Fonte foto: altoadige.it)

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