NICOLA TAVOLETTA: LO STILE 2020/2021
VI PROPONGO UNA NOTIZIA E UNA RIFLESSIONE
Quintuplicati i casi di depressione per la pandemia da covid
AGI – La salute mentale sta pagando un prezzo altissimo alla pandemia. I sintomi depressivi nella popolazione sono quintuplicati, quelli gravi sono aumentati addirittura più di sette volte in pochi mesi: a dimostrarlo sono i più recenti studi scientifici i quali sanciscono un incremento dei disturbi sia nelle persone già affette da una malattia mentale, sia in chi è stato contagiato dal coronavirus, sia nella popolazione generale.
Si stima, inoltre, che la psicosi potrebbe colpire fino al 4% sia delle persone con disturbi mentali che di coloro che sono venuti in contatto con il virus. Emerge infine che il COVID-19 possa provocare conseguenze neuropsichiatriche nel lungo termine individuate ad oggi in un caso su tre e causate dallo stato iper-infiammatorio indotto dal virus.
Anche i primi dati sulla popolazione generale sono molto significativi: il 32% manifesta infatti sintomi depressivi, e in Italia si stimano nei prossimi mesi fino a 150.000 casi di depressione maggiore in più.
SONO A RIPORTARE TALE ESTRATTO PUBBLICATO DA AGI, AGENZIA ITALIA, IN DATA 25 SETTEMBRE, PER SOLLEVARE UNA RIFLESSIONE COMUNE. NON INTENDO FARE UNA VALUTAZIONE, UN’ANALISI O UN APPROFONDIMENTO, PERCHÉ NON HO LE COMPETENZE SCIENTIFICHE, QUINDI NEANCHE UNA RIFLESSIONE TECNICA, MA UNA PERSONALE E SOCIALE. PURTROPPO LA PANDEMIA È IN CORSO E LE STATISTICHE DEI NOSTRI CONFINANTI CI ALLERTANO A CAUSA DI NUMERI MOLTO ALTI A PARITÀ DI TAMPONI CON L’ITALIA. LA SITUAZIONE È COMPLICATA E LA SCHIETTEZZA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA, NON PIÙ IN CERCA DI CONSENSO, CI RICORDA LA POSSIBILITÀ DELLA NECESSITÀ DI ALTRI LOCKDWN. LE CONSEGUENZE SOCIALI E PSICOLOGICHE SONO ESPRESSE PROPRIO NEL TESTO CHE VI HO RIPORTATO. ALLORA LA MIA RIFLESSIONE È QUESTA: NOI POSSIAMO FARCELA ANCHE E SOPRATTUTTO SE ABBASSIAMO IL GRADO DI CONFLITTUALITÀ SOCIALE E PERSONALE. PURTROPPO ABBIAMO UN NEMICO COMUNE E OGGI LE NOSTRE DIVISIONI E LE NOSTRE INIMICIZIE SONO UNA FRAGILITÀ APPETIBILE PER IL VIRUS E LE SUE CONSEGUENZE. OGGI ABBIAMO LA NECESSITÀ TATTICA DI “CONGELARE” OGNI QUESTIONE PERSONALE, SOCIALE, POLITICA O DI RIVALSA. OGGI ABBIAMO IL NECESSARIO COMPITO DI CUCIRE ARMONIA COMUNE, UN NUOVO STILE SOCIALE. DOBBIAMO ANTICIPARE L’INVERNO CON UN NUOVO STILE COLLETTIVO NEL QUALE NELLA FORMA E NELLA SOSTANZA LAVORIAMO PER DIFFONDERE ARMONIA, PROVIAMO TUTTI A MEDIARE, PERCHÉ CI CONVIENE, PERCHÉ ABBIAMO BISOGNO DI ALLEATI. OGGI IL NOSTRO “ABITUALE AVVERSARIO” È PER NECESSITÀ O ADDIRITTURA SOPRAVVIVENZA UN NOSTRO ALLEATO. CI SONO DONNE E UOMINI CHE LAVORANO NELLA SCUOLA, NELLA SANITÀ, NELLA SICUREZZA E NEI TRASPORTI CHE DOVRANNO CORRERE RISCHI ALTISSIMI; HANNO BISOGNO DEL NOSTRO AIUTO, NON DELLA CRITICA. NON È IL MIO UN INVITO AD ADULCORARE LA COSCIENZA POLITICA O CRITICA, MA UNA PROPOSTA DI UNO STILE COMUNE PER EVITARE LA DIFFUSIONE DEL DISAGIO E DELLA SOLITUDINE CHE È CAMPO FERTILE PER TUTTE LE CONSEGUENZE DEL VIRUS, ANCHE LE INDIRETTE. FORSE LA MIA È LA RICHIESTA DI UN CONDONO SOCIALE E PERSONALE PER ESSERE TUTTI CONVINTAMENTE DALLA STESSA PARTE. LA CHIESA AUSPICHEREBBE IL PERDONO, MA SE PROPRIO NON RIUSCISSIMO A PERDONARE ALMENO UNA FORMA NECESSARIA DI OPPORTUNA “INDULGENZA” SOCIALE. È NECESSARIO QUESTO NUOVO STILE COLLETTIVO PER IL BENESSERE COMUNE. UNA VOLTA, PROPRIO SU QUESTE PAGINE, RIPRESI QUESTA INTERPRETAZIONE STORICA : LA RIVOLUZIONE FRANCESE CI RISERVO’ IL MOTTO LIBERTE’, EGALITE’ E FRATERNITE’. L’OTTOCENTO È STATO IL SECOLO DELLA LIBERTÀ, IL NOVECENTO QUELLO DELLE UGUAGLIANZE, ORA POSSIAMO CONCENTRARCI SULLA FRATERNITA’? FORSE È TROPPO, FORSE NON SIAMO PRONTI, MA IL PERICOLO C’È E LA TRINCEA È LA STESSA PER TUTTI NOI.
NICOLA TAVOLETTA