Lettera del Terzo Settore di Milano al primo cittadino del capoluogo lombardo
Manca poco meno di un mese all’inizio dell’estate e abbiamo moltissime cose da fare per cercare di viverla meglio nelle difficili e purtroppo incerte condizioni date» si apre così la lettera che il Forum del Terzo Settore di Milano ha deciso di indirizzare al primo cittadino questa mattina.
«La prima è quella di pensarci milanesi, sapendo di vivere in una città che considera suoi cittadini tutti coloro che abitano e lavorano a Milano, con tutta la complessità che questo oggi significa. Siamo in tanti – si legge nel testo – e a tanti dobbiamo riuscire ad offrire occasioni di partecipazione alla vita di questa città. Ognuno per quello che può fare e per quello che può dare, per il ruolo che occupa, per le responsabilità che ha o che si sente di assumere, per la voglia che manifesta di sentirsi parte attiva di una città che non vuole lasciare indietro nessuno.
La seconda – prosegue il Forum, rivolgendosi oltre che al sindaco anche a tutti i cittadini di Milano – è la possibilità di lavorare assieme per una ‘Summer City’ che, a partire dai bambini e dagli adolescenti, con uno sguardo più puntuale ai minori con disabilità, non dimentichi nessuno: pensi agli anziani, alle famiglie più fragili, a chi da solo non riesce a farcela.
In questo momento così difficile e delicato sembra che nessuno, tra chi ci governa a livello centrale o regionale, voglia permettere a Milano di riprendersi, di ripartire, di ricominciare.
Le regole che ci accompagnano , varate dai recenti D.L., DPCM e dalle ordinanze – spiega il Terzo Settore ambrosiano – rendono sostanzialmente non realizzabili (o realizzabili per una minoranza di persone e con grande “rischio d’impresa” ed abnormi assunzioni di responsabilità) le attività educative ed animative per le giovani generazioni e per le categorie più a rischio.
Molte organizzazioni e realtà presenti nel nostro Forum – continua la lettera – sono da anni impegnate nella realizzazione di appuntamenti estivi sul fronte animativo, aggregativo, sportivo, culturale, didattico. Abbiamo imparato che si tutela maggiormente la salute di tutti all’interno di percorsi ben strutturati ed organizzati, ma nell’ordine del possibile, non imponendo livelli di protezione impraticabili e ragionevolmente poco funzionali, che poi lasciano solamente alle famiglie e ai cittadini trovare la soluzione privata a problemi di natura pubblica.
Non fare nulla significa lasciare al caos il compito di tutelarci; imporre regole troppo stringenti significa non poter fare nulla e quindi tornare alla situazione di caos.
Rendere eccessivamente complessa l’organizzazione dei Centri Estivi per minori ed adolescenti significa giustificare di fatto il libero incontro nel parco sotto casa senza alcuna garanzia di tutela e sicurezza. E tanti andranno al parco, in strada, in piazza incrementando così il rischio di contagio».
La lettera prosegue indicando le strade che devono essere percorse e per le quali tutte le associazioni del Forum si rendono da subito disponibili:
«Rompiamo gli indugi e facciamo insieme tre cose:
Pressione sulle autorità regionali e nazionali perché si trovino in pochi giorni soluzioni autorizzative e di finanziamento ragionevoli e capaci di contemperare sicurezza e realizzabilità all’interno di una città complessa come la nostra.
Un’alleanza tra soggetti della società civile e istituzioni locali con il metodo della coprogettazione per offrire alla città una proposta credibile, sostenibile e, soprattutto, praticabile.
La messa a disposizione della ‘Summer City’, per quanto possibile, anche chiedendo specifiche interpretazioni delle norme che regolano i contratti, le risorse già previste per le attività estive, che potranno essere incrementate con i contributi delle energie più vive della città, anche attraverso disponibilità di beni e di tempo.
Una Summer City che orienti gli adulti verso comportamenti responsabili, accompagnandoli nella loro esigenza di socialità, moltiplicando i luoghi di incontro per ridurre le occasioni di assembramento.
Una Summer City che premi l’utilizzo della bicicletta e gli spostamenti a breve raggio.
Una Summer City che offra spunti e occasioni ai commercianti ed ai ristoratori per ampliare i loro orari di apertura e per utilizzare al meglio le 24 ore.
Una Summer City che sappia parlare a tutto il Paese perché Milano continui ad essere Milano. Noi crediamo che, insieme, pur consapevoli delle mille difficoltà e del poco tempo, saremo in grado di farlo».
Il Forum Terzo Settore Città di Milano
Le organizzano che aderiscono o sostengono il Forum: ACLI Milanesi, AGESCI Zona, ARCI Milano, Anpas Milano, Auser Milano, Anteas Milano, Casa della Carità, CdO Opere sociali Milano, CEAL, CNGEI Milano, Confcooperative/Federsolidarietà Milano, Lodi Monza e Brianza, CNCA Lombardia, Ledha Milano, Legambiente Lombardia, Legacoop Lombardia.