AGRICOLTURA. COLDIRETTI LAZIO INCONTRA ALLEVATORI LATTE OVINO
(DIRE) Roma, 18 mag. – Coldiretti Lazio incontra gli allevatori per affrontare la questione del latte ovino. Una filiera nella quale “non si e’ registrato un aumento del prezzo.
Ma è fondamentale che tale prezzo resti invariato anche in futuro”, ha ribadito il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, che “gia’ nelle scorse settimane aveva espresso un plauso nei confronti dei caseifici della nostra regione, che non hanno approfittato di questa emergenza sanitaria per speculare sui costi”.
“Una decisione coraggiosa e importante”, l’aveva definita a differenza di quanto sta avvenendo in Toscana.
“Ciò di cui abbiamo bisogno in questo momento- ribadisce Granieri- e’ l’attivazione di un tavolo sulle speculazioni che stanno mettendo in atto i caseifici toscani, ma soprattutto il sostegno alla filiera da parte delle istituzioni, in particolar modo della Regione Lazio”.
La vocazione della produzione nella nostra
regione e’ principalmente quella lattiero-casearia.
Gli allevamenti ovinocaprini registrati nel Lazio risultano oltre 10 mila.
Un sostegno che le istituzioni dovrebbero garantire con due misure: il benessere animale e il congelamento del latte.
“Innanzitutto deve arrivare un aiuto agli allevatori con una integrazione del piano di sviluppo rurale sul benessere animale- conclude Granieri- e poi con una misura per i caseifici finalizzata a sostenere il congelamento del latte, in modo da prolungarne il tempo di lavorazione.
Naturalmente è necessario anche vigilare sulle misure dell’agrindustria, affinché siano realmente destinate a chi non specula.
Per loro non deve essere previsto alcun beneficio”.
Sul tema delle speculazioni Coldiretti Lazio, ha subito fatto partire le prime denunce nei confronti di chi sta approfittando di questa emergenza sanitaria per trarne profitto, soprattutto ai danni degli allevatori, ma sono diversi i comparti agricoli interessati.
Resta attiva la casella di posta
sos.speculatoricoronavirus@coldiretti.it, per raccogliere informazioni e segnalazioni sulla base delle quali agire a livello giudiziario.
Cosi’ in un comunicato la Coldiretti Lazio.
(Comunicati/Dire