QUANDO LA CULTURA ERA LA PIU' FAMOSA
Da Giovanni Falcone ad un riccio che gode
Da YouTube a Facebook, da Instagram a Twitter.
Come sappiamo tutti, i giovani di questa generazione passano molto tempo a guardare lo schermo del proprio telefono cellulare per osservare e condividere le notizie più sciocche o quei MeMe (immagini a sfondo ironico) che lasciano la distrazione nelle menti più ingenue, o magari solo per staccare la spina da una giornata rabbiosa o poco stimolante.
Da un lato è giusto potersi svagare su commenti divertenti, su fotografie accattivanti o su un video in cui delle povere persone ignare di scherzi troppo crudi o violenti stiano per saltare sul posto dallo spavento. Da un lato è giusto poter ridere sulle battute esilaranti degli altri, su fraintendimenti di alcune canzoni americane o semplicemente su un profilo Facebook per osservare alcune delle immagini ridicole che postano sulla propria Home. Ciò che però non è giusto è divulgare una frase insensata e passarla come fosse la migliore mai detta nell’arco dei due secoli precedenti.
Ciò che non è giusto è dimenticare quelle persone che non solo hanno pronunciato una frase da ricordare negli anni, ma hanno fatto la storia nel nostro Paese rimettendoci anche la vita.
Ciò che non è giusto è ignorare quelle persone che tutt’oggi dovrebbero essere ricompensate anche con l’invito presso lo studio di “Pomeriggio 5”, per lo meno il VERO talento o le VERE e SENSATE divulgazioni possono sparpagliarsi più velocemente e andando quindi a infestare le Home o il Feed dei due colossi del Web.
Mettersi in ridicolo con un costume o sparpagliare come mangime parodie senza significato è un insulto a coloro che davvero dovrebbero essere conosciuti, che davvero dovrebbero essere premiati. Purtroppo quello che alcuni non riescono a comprendere è che più le visualizzazioni crescono e danno quindi importanza al soggetto in questione, più queste ultime faranno divenire famosi coloro che neppure han mai sentito parlare di Giovanni Falcone o chi, nel tempo passato, ha scritto la storia che ha fondato le radici di questa meravigliosa Nazione.
Citiamo con tutto il dovuto rispetto che essendo questo un Paese democratico, il parere personale, così come le opinioni di tutti, possono essere diffuse tranquillamente con le dovute maniere, con i dovuti riguardi e senza, quindi, andare a toccare l’orgoglio di alcuni e la personalità di altri.
Giulia Mariniello