Infrastrutture, lavoro e unità del centro destra: il punto sulla festa nazionale Ugl
Tanti i temi di discussione che hanno caratterizzato la festa nazionale dell’Ugl che hanno animato il lungo ponte del primo maggio nel centro città di una Latina che, altrimenti, avrebbe rischiato di trascorrere in sordina anche la festa dei lavoratori dopo la mancata predisposizione da parte dell’amministrazione comunale del consueto concerto del primo maggio.
Proprio il comportamento quasi lassista dell’amministrazione è stato sottolineato nel convegno del sabato pomeriggio dedicato alle infrastrutture e nello specifico alla Roma-Latina, un’opera strategica che garantirebbe un collegamento più sicuro e certamente più moderno con la Capitale che viene però esplicitamente osteggiato dalla giunta Coletta. Un dibattito caratterizzato dagli interventi taglienti del consigliere regionale del Lazio Luca Malcotti, che può essere considerato il padre fondatore del progetto della Roma-Latina. Affollatissimo l’incontro dibattito con il segretario di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che ha dialogato con il segretario dell’Ugl Capone con il quale sono stati toccati i temi del lavoro, dell’equa retribuzione ma anche quelli più scottanti della delocalizzazione e dell’immigrazione.
Seguita anche la tavola rotonda organizzata domenica mattina e guidata dalla dirigente nazionale Oornella Petillo la quale ha stimolato i relatori su riferimenti tecnici e politici legati al tema del welfare. Ad aprire i lavori il neoeletto portavoce del Forum Terzo Settore della provincia di Latina nonché presidente provinciale e commissario regionale Acli Terra Nicola Tavoletta. Questo ha sottolineato l’importanza del Reddito di inclusione sociale e dell’alleanza fatta dal terzo settore sul tema della povertà, incentrando l’intervento sugli aspetti legislativi che riguardano gli enti locali e lo sviluppo locale come risposta della dottrina sociale alla globalizzazione.
Acceso il dibattito negli incontri pomeridiani sull’Europa e sugli scenari politici che la riguardano. Il primo ha visto la presenza di esponenti di primo piano della politica come l’ex vice presidente del parlamento europeo Roberta Angelilli, i parlamentali Piso, Gasparri, Aracri e Giorgetti con i rappresentanti del centro destra che hanno più volte lanciato un appello in favore dell’unione della compagine politica chiamata a presentare un’unica proposta politica.
Migliaia infine le persone che hanno partecipato al lungo serpentone del primo miaggio che ha attraversato tutte le vie del centro per terminare in piazza del Popolo dove si è tenuto il discorso del segretario generale: “Una festa straordinaria e inedita per l’Ugl – ha esordito Francesco Paolo Capone riferendosi alla tre giorni che si stava avviando alla conclusione – che ha deciso di dedicare alla ricchezza inespressa e al declino industriale delle province ma anche alla forza d’animo dei lavoratori e dei pensionati, dei giovani disoccupati e non, delle famiglie che con la loro fatica contribuiscono, nonostante tutto, a costruire e a sperare in un futuro migliore. La forza e il sacrificio dei lavoratori non bastano senza la forza e la visione della politica e di chi governa: questo rivendichiamo e chiediamo con il nostro Primo Maggio perché l’Italia è ferma in una palude, da cui non si vedono segnali di vita per i lavoratori, per le imprese, per gli anziani e per i giovani. Nei due giorni di dibattito che abbiamo voluto organizzare nel nostro Villaggio del Lavoro abbiamo voluto confrontarci con i rappresentanti di tutti i partiti politici per incalzare la politica e affinché la politica si riappropri del suo primato rispetto all’economia tornando a progettare il futuro. Anche noi dell’Ugl – ha concluso Capone – facciamo progetti per il futuro e il nostro futuro siete voi, iscritti, i nostri lavoratori, i pensionati, i giovani, i disoccupati e le famiglie”.