Carne di bufalo un’eccellenza da riscoprire
Il progetto di filiera che prevede la qualificazione del marchio “Carni bufaline del Lazio I.G.P.” nasce da diverse considerazioni. La prima è il recupero e la protezione di una qualità storica che vede uomo e bufalo legati da molti secoli in questa regione come testimoniato dalla letteratura antica e dalle rappresentazioni figurative dal medioevo fino ai giorni nostri. La seconda raccoglie e fa proprie tutte quelle istanze che vengono dal mercato dell’alimentazione e dei suoi consumatori che richiedono sempre più cibi sani, nutrienti, sicuri e giusti. Dove per giusto si intende un alimento prodotto con metodi improntati al rispetto della natura e del corretto rapporto tra ambiente e esigenze di mercato . La terza, non meno importante, è quella di offrire agli allevatori di bufali del Lazio un’opportunità di produzione al momento molto limitata e localizzata.
L’ultima, ma solo perché è l’argomento in questione di questo scritto, riguarda le importanti qualità nutrizionali delle carni bufaline. Diversamente dalle carni bovine in qualunque momento della loro maturazione una volta introdotte al consumo umano( Vitello,Vitellone, Bovino adulto) le carni di Bufalo sono quasi del tutto prive di grassi interni alla massa muscolare e questi grassi sono in buona parte insaturi , ovvero antagonisti del colesterolo il cui accumulo nei vasi sanguigni è la causa maggiore delle malattie cardiovascolari nel mondo. In più le carni bufaline sono ricche di altri nutrienti utili come ferro magnesio, potassio, calcio , sodio e fosforo in percentuali sensibili e più equilibrate che in ogni altra carne consumata oggi in italia.
Queste qualità unite al fatto che la ritenzione idrica e l’assenza di glucosio al suo interno le rendono succose e facilmente masticabili, qualificano le carni di bufalo come gradite e funzionali per l’uomo e particolarmente utili nella crescita sin dalla prima infanzia, oltre che nella terza età.