Salute. Regione Lazio, esteso rimborso nuovo sensore diabetico grazie a Società Italiana Diabetologia e Associazione Medici Diabetologi
La Regione Lazio garantirà gratuitamente il dispositivo tecnologico per l’automonitoraggio istantaneo glicemico.
Questo è l’importante risultato per l’offerta sanitaria di qualità nella regione, frutto della alleanza sinergica condotta dalla Società Italiana di Diabetologia (SID) con l’Associazione Medici Diabetologi (AMD) che, unitamente a Federdiabete Lazio e alle associazioni dei pazienti, si sono impegnate affinché l’Ente regionale con il suo Servizio sanitario adottasse i rimborsi dei nuovi dispositivi elettronici per tutte le persone con diabete di tipo 2 trattate con insulina (con qualsiasi dosaggio o numero di iniezioni) e iniziando ad estendere l’uso dei sensori (in numero di 2 per anno) ai pazienti ad alto rischio cardio-vascolare.
Si tratta di un provvedimento, una Determina regionale, che mette a disposizione dei pazienti un nuovo strumento elettronico di rilevante efficacia, applicato e gestito direttamente ed autonomamente da loro – opportunamente istruiti -, che non solo eviterà le punture alle dita più volte al giorno per analizzare l’andamento glicemico in chiave analitica tradizionale. Infatti, non soltanto il dispositivo porterà il massimo beneficio riguardo allo status medico quotidiano delle persone con diabete, ma avrà anche un effetto positivo nell’ottica di una prospettiva di equilibrio dei costi, privilegiando e proteggendo in primis il “bene-Salute”.
In particolare, le linee guida specifiche sui rimborsi e il nuovo dispositivo sono state presentate in una conferenza stampa a Roma, moderata dalla giornalista Elisabetta Gramolini, organizzata nella sede della Società Italiana di Diabetologia, dal presidente del SID Lazio, Nicola Napoli, con l’omologo professor Vincenzo Fiore, appunto presidente regionale AMD del Lazio, assieme ai vertici di altre società scientifiche, con anche la dirigente della Regione Lazio, Marzia Mensurati, alla presenza significativa del presidente nazionale AMD, Riccardo Candido, e della presidente eletta della SID, professoressa Raffaella Buzzetti, come Napoli anch’ella docente ordinaria di Endocrinologia.
Per il presidente regionale SID, Napoli, questo sistema di controllo che porta alla responsabilizzazione e al controllo diretto della propria situazione medica anche da parte degli stessi pazienti, ha il vantaggio di un “minor rischio di ipoglicemie, in particolare per coloro che presentano un più alto rischio vascolare. Inoltre, serve a migliorare complessivamente la qualità della vita dei pazienti: pensate cosa significa il non pungersi 4 o 5 volte al giorno le dita, un importante giovamento sia per le persone anziane che magari, come fino ad oggi, devono aspettare un caregiver che le assiste per misurare la glicemia, sia per chi è attivo e lavora”. Napoli ne ha altresì evidenziato la rilevanza “grazie alla piena collaborazione e sinergia tra le società scientifiche, i pazienti e la Regione Lazio”.
Il professor Fiore, presidente regionale AMD Lazio, ha evidenziato l’importante attività ed azione pratica delle Società Scientifiche: “il nostro obiettivo è promuovere un accesso equo a questi nuovi strumenti per una sempre migliore gestione quotidiana della malattia”. Fiore ha aggiunto anche: “Con la nuova Determina regionale nel Lazio si apre questa nuova tecnica di monitoraggio non solo a pazienti con terapia insulinica intensiva, vale a dire coloro che hanno bisogno di più di 3 somministrazioni giornaliere, ma anche a pazienti con la basale, e quindi le persone che hanno un rischio insulimico documentato o hanno come prescrizione una terapia orale. Inoltre, aumenta così, con questi sensori, la consapevolezza medica delle persone con diabete, con un monitoraggio elettronico continuo quotidiano e proseguito per più giorni, anche mentre ci si alimenta” con qualsiasi pietanza o prodotto.
Da parte sua, il presidente nazionale AMD, Riccardo Candido ha sottolineato che “sebbene i dati della letteratura scientifica sui benefici di questi devices siano ancora pochi, il nostro auspicio è che, da questa esperienza pilota della Regione Lazio, possano essere raccolti ulteriori e nuovi dati utili, affinché anche altre Regioni possano seguire l’esempio”.
(Roberto Pagano, direttore Lazio Sociale | Europa Sociale)
Da sinistra, Riccardo Candido, Raffaella Buzzetti, Elisabetta Gramolini, Marzia Mensurati, Nicola Napoli, Vincenzo Fiore
Photo ©Roberto Pagano
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