EUROPEE. BOCCIA (PD): POTERE A CITTADINI, PARLAMENTI DIVENTINO CONSIGLI REGIONALI. INCONTRI TRA DEM E SPD: “TROPPO POTERE A CONSIGLIO EUROPEO”
(DIRE) “Non possiamo sfuggire alle responsabilità, soprattutto in un momento storico come quello in cui viviamo. E allora, le parole delle tavole rotonde di questi giorni, che si chiuderanno con l’ultimo confronto dopo questa confronto stampa, devono concretizzarsi in un percorso comune. Fino a quando il Consiglio europeo avrà più potere del Parlamento europeo e quindi vivrà grazie alla spinta delle maggioranze nazionali, vinceranno gli interessi nazionali e l’Europa resterà sempre un passo indietro”.
Lo ha detto il capogruppo del Pd in Senato, Francesco Boccia, intervenendo in occasione della conferenza stampa nella sala Berlinguer del Gruppo Pd alla Camera al termine di una serie di incontri tra rappresentanti del Pd di Camera e Senato e una delegazione dell’Spd al Bundestag, guidata dal capogruppo Rolf Mützenich. Presenti tra gli altri la capogruppo dem a Montecitorio, Chiara Braga, il responsabile Esteri della Segreteria nazionale del Pd, Giuseppe Provenzano, e lo stesso Mützenich, capogruppo SPD al Bundestag. Come Socialisti democratici, ha sottolineato Boccia, “abbiamo bisogno di fare un passo avanti che parta dal rafforzamento del Parlamento stesso e quindi dal potere del popolo europeo: non avremmo problemi a far arretrare i Parlamenti nazionali a consigli regionali se questo vuol dire rafforzare il Parlamento europeo. La nostra stella polare resta la traccia segnata da David Sassoli, e non certo lo strabismo del Ppe che guarda un po’ all’Europa unita e un po’ all’Europa delle nazioni”.
Per il presidente dei senatori dem “dobbiamo dirlo ai nostri sovranisti: l’unanimità non ha più senso sulla cittadinanza, sull’armonizzazione delle legislazioni nazionali, sulle imposte indirette che finanziano il bilancio comunitario, non ha più senso sulle finanze Ue, in materia di giustizia e affari interni, di politiche sociali, di difesa e politica estera comune. Noi siamo nati italiani e siamo diventati europei, i nostri figli sono nati europei. A destra questo non ve lo dirà nessuno, semplicemente perché non ci credono”. (Mgn/Dire)