Genitori di fronte ad un figlio adolescente
Dr. ssa Alessia Micoli
Di Psisnsieme, gruppo territoriale di supporto psicologico: dr. ssa Rita Baggiossi, dr. Fabio Battisti, dr. ssa Alessia Belgianni, dr. ssa Serena Masci, dr. ssa Alessia Micoli, dr. ssa Cristina Pansera
La maggior parte dei genitori di fronte ad un figlio che cresce si trovano a vivere molteplici emozioni; si trovano spaesati, sconcertati, a maggior ragione se il figlio entra in quella tappa evolutiva denominata adolescenza, a volte hanno difficoltà a riconoscerlo e ad interpretare i suoi comportamenti.
I genitori non devono scoraggiarsi di fronte a ciò che vivono e soprattutto devono cercare altre risorse possibili per affrontare, in maniera costruttiva, assieme al figlio la situazione attuale.
Spesso i genitori si trovano ad essere spettatori di reazioni differenti a volte contraddittorie, per esempio scenate, porte sbattute, ribellioni, pianti immotivati, richieste di vedere cartono o film assieme, di abbracci inaspettati.
Un figlio adolescente, molto spesso, si trova in lotta anche con sé stesso mentre cerca di costruire la propria personalità e la propria identità.
Il figlio nelle sue ribellioni provoca i genitori, chiede più libertà, assume atteggiamenti da grande, ma dietro i suoi comportamenti vi è la frase: “ho bisogno di te, stammi vicino”.
Le posizioni educative sono spesso attaccate in quanto il figlio adolescente tende a non rispettare le regole, a lottare per una propria autonomia; ma dobbiamo ricordare che le regole sono importanti ed il troppo permissivismo può essere deleterio.
È importante che padre e madre comunichino bene tra loro, per poter far fonte alle varie crisi adolescenziali; anche laddove siamo di fronte ad una separazione legale in quanto il dialogo è una delle risorse che hanno i genitori per poter aiutare il figlio verso una sana crescita ed un adeguato equilibrio psicologico.
Il figlio adolescente deve avere la sensazione di trovarsi due genitori forti e uniti in ciò che fanno per il suo benessere.
Papà e mamma devono far capire che parlano, nell’interesse del figlio, che sanno cosa sia la situazione migliore per lui, che vogliono essere sempre presenti; inoltre, devono cercare di stimolare il più possibile la comunicazione, non sottovalutando ciò che il figlio ha bisogno di esprimere, non facendo confronti con i suoi coetanei e cercare di condividere del tempo con lui quali sport, passeggiate, attività extrascolastiche).
Laddove i problemi sembrano essere insormontabili è fondamentale rivolgersi ad un professionista che li segua e che riesca a fornire un supporto adeguato.