Riforme: Fiori (Rp), rafforzare Parlamento contro crisi partiti
Riforme: Fiori (Rp), rafforzare Parlamento contro crisi partiti =
(AGI) – Roma, 9 feb. – “Questo sistema di partiti ha smarrito il
ruolo di ‘partecipazione permanente’ previsto dall’art. 49 della
Costituzione; infatti tutti insieme rappresentano solo il 45%
degli aventi diritto al voto e quindi, nonostante le percentuali
che falsamente si attribuiscono, non sono piu’ in grado di
rappresentare il corpo elettorale ne’ di dare risposte adeguate
alle domande poste dalla societa’ civile. Si limitano ad una
competizione di basso profilo e, come i ‘capponi di Renzo’,
anziche’ affrontare i veri problemi a livello nazionale e
internazionale, si beccano tra di loro”. Lo ha scritto Publio
Fiori sull’ultimo numero di “Rinascita Popolare” il periodico
del Cattolicesimo politico. “E’ – ha aggiunto – una modalita’
della politica palesemente asfittica perche’ priva di una
visione alta e condivisa che attui quelle riforme necessarie per
i problemi di giustizia e liberta’ sempre piu’ gestiti dalle
elites finanziarie che, controllando non solo il mondo
dell’industria e del commercio, ma anche quello
dell’informazione, della comunicazione e dell’intrattenimento,
condizionano l’etica, le idee, la cultura e il consenso della
gente, sostituendosi sempre di piu’ ai partiti e alle
istituzioni. Questa nostra democrazia gia’ cosi’ malata e’ sotto
attacco e per questo e’ doveroso accrescere e non certamente
indebolire il ruolo del Parlamento. E’ necessario prendere atto
che la maggioranza assoluta degli elettori non si riconosce in
questo bipolarismo e chiede un nuovo soggetto politico capace di
scelte coraggiose e valoriali per dare risposte che convincano
la maggioranza silenziosa a tornare alla partecipazione politica
nelle forme previste dalla Costituzione”, ha concluso.
(ANSA) – ROMA, 09 FEB – “Questo sistema di partiti ha
smarrito il ruolo di ‘partecipazione permanente’ previsto
dall’art. 49 della Costituzione; infatti tutti insieme
rappresentano solo il 45% degli aventi diritto al voto e quindi,
nonostante le percentuali che falsamente si attribuiscono, non
sono più in grado di rappresentare il corpo elettorale né di
dare risposte adeguate alle domande poste dalla società civile.
Si limitano ad una competizione di basso profilo e, come i
“capponi di Renzo”, anziché affrontare i veri problemi a livello
nazionale e internazionale, si beccano tra di loro. E’ una
modalità della politica palesemente asfittica perché priva di
una visione alta e condivisa che attui quelle riforme necessarie
per i problemi di giustizia e libertà sempre più gestiti dalle
elites finanziarie che, controllando non solo il mondo
dell’industria e del commercio, ma anche quello
dell’informazione, della comunicazione e dell’intrattenimento,
condizionano l’etica, le idee, la cultura e il consenso della
gente, sostituendosi sempre di più ai partiti e alle
istituzioni”. Lo scrive Publio Fiori sull’ultimo numero di
“Rinascita Popolare”.
“Questa nostra democrazia – prosegue – già così malata è
sotto attacco e per questo è doveroso accrescere e non
certamente indebolire il ruolo del Parlamento. E’ necessario
prendere atto che la maggioranza assoluta degli elettori non si
riconosce in questo bipolarismo e chiede un nuovo soggetto
politico capace di scelte coraggiose e valoriali per dare
risposte che convincano la maggioranza silenziosa a tornare alla
partecipazione politica nelle forme previste dalla
Costituzione”. (ANSA).