Roma, a La Sapienza un incontro sul cyberbullismo
Si è concluso con grandissimo successo il secondo appuntamento del ciclo di seminari dal titolo “Cyberbullismo – misure di prevenzione e di contrasto- Legge 71/2017”, organizzati all’Università La Sapienza di Roma.
L’evento ha ospitato relatori di spicco davanti a tanti partecipanti, studenti universitari, avvocati, medici, psicologi, assistenti sociali, docenti e medici, che hanno aderito con grande interesse fino alla fine dei lavori. L’evento è stato patrocinato dal Garante dell’infanzia dell’adolescenza della Regione Lazio, con la partecipazione e collaborazione della S.S. Lazio e l’organizzazione di beneficenza Solidi solidali.
La Dott.ssa Monica Sansoni (Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della regione Lazio), in merito all’argomento trattato, ha espresso il suo pensiero: “Bullismo e cyberbullismo sono condotte che i minori, troppo spesso, mettono in atto inconsapevolmente, non capendo i reati che stanno per commettere. C’è ancora molto da fare: studiare, sensibilizzare e formare. Il tutto, ovviamente, partendo sempre dalle famiglie ed è per questo che mi sto recando nelle scuole per incontrare, non solo i ragazzi, ma anche le famiglie. Questi corsi organizzati dall’Università La Sapienza sono fondamentali, perché di bullismo e cyberbullismo bisogna parlarne essendone esperti. Non si può parlare a caso di un fenomeno che colpisce trasversalmente. Ragazzi e genitori, infatti, devono conoscere il fenomeno, al fine di educare ed evitare anche eventuali responsabilità penali”.
A fare gli onori di casa, introducendo la tematica con evidenza sull’escalation del fenomeno, è stato il Prof. Giovanni Devastato, docente presso il Dipartimento di scienze sociali ed economiche dell’Università La Sapienza. La mattinata di venerdì ha visto la presenza di relatori di rilievo afferenti alle diverse discipline, che hanno magistralmente portato il loro contributo, costruendo così importanti punti di riflessione che hanno ruotato attorno al tema centrale del Cyberbullismo, evidenziando l’importanza della sensibilizzazione, della divulgazione e dell’informazione, con la sinergia di professionisti, Istituzioni, famiglia, docenti di riferimento e l’intera comunità.
La Dott.ssa Silvia De Mari, in rappresentanza dell’Ufficio del Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio ha fotografato attentamente i dati del fenomeno, ha parlato del lavoro quotidiano e capillare svolto con profonda dedizione dalla Garante Monica Sansoni e dall’intero staff, per contrastare ogni forma di violenza online e offline, e ha reso noto i prossimi obiettivi da raggiungere e il desiderio di accompagnare ogni iniziativa che pone al centro la tutela della dignità del minore.
L’avv. Luigia Barone è intervenuta insieme al pedagogista Claudio Falbo, con un focus dettagliato sul processo penale minorile, come espressione del preminente interesse del minore e le dovute e preziose valutazioni sugli strumenti di giustizia riparativa ai casi di violenza nell’ottica preventiva, narrando una vicenda giudiziaria. Uno scambio tra due figure professionali qualificate, che hanno presentato due significativi lavori di approfondimenti, un approccio multidisciplinare, legale e pedagogico che ha permesso un unico quadro unitario al cui centro si pone la prevenzione di ogni illecito.
L’avv. Beatrice Lipari ha messo subito in rilievo un’analisi puntuale e interessante dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo nella dimensione “onlife” e come si concretizzano in episodi di violenza lesivi dei diritti inviolabili riconosciuti e garantiti all’uomo, in particolare del valore fondamentale della dignità della persona.
A intervallare le relazioni, il messaggio sentito e motivazionale del calciatore Nicola Casale, in rappresentanza della S.S. Lazio, sempre attenta e presente tra le prime file alla lotta del fenomeno del Cyberbullismo. Il calciatore ha raccontato l’esperienza che si vive in campo e della violenza verbale, dura e irrispettosa, anche nel cyberspazio, che si subisce in caso di perdita, dell’importanza di avere fiducia in se stessi e avere un atteggiamento tollerante e di sostegno verso il prossimo ribandendo che “siamo tutti unici e speciali, non dimenticatelo e concentratevi sulle vostre capacità”. Il mondo dello sport è fondamentale nella lotta ad ogni forma di violenza e il gioco di squadra è il migliore esempio.
A conclusione dei lavori, la Dott.ssa Daniela Chieffo, Dirigente U.O.S. Psicologia clinica del Policlinico Gemelli, ha aggiunto all’incontro un importante e pratico contributo sugli aspetti più insidiosi e complessi che si innescano nella psiche della vittima e del carnefice in rete, come aiutare i giovani e giovanissimi spesso preda di un uso eccessivo e scorretto delle nuove tecnologie – da smartphone a tablet e pc – con conseguenti rischi sul fronte dello sviluppo cognitivo, della salute psichica, ma anche del comportamento e di tipo più prettamente fisico: ”Un uso disfunzionale del tempo passato online può innescare distorsioni nei processi di costruzione dell’identità e dell’immagine personale correlate a nuovi fenomeni dissociativi, portando alla dipendenza patologica e a segnali crescenti di ritiro sociale” con aspetti sovrapponibili al fenomeno giapponese “Hikikomori”. Ha evidenziato le trasformazioni neurocognitive, conseguenti a un modo diverso di interagire con la realtà, che aprono dinamiche nuove nella clinica e nella riabilitazione dei disturbi dell’apprendimento e di quelli legati all’area neurologica.
Inoltre la permanenza eccessiva di bambini e adolescenti davanti a pc, smartphone e consolle digitali può avere conseguenze sullo sviluppo e il sano funzionamento del corpo, intervenendo negativamente sulla vista, sulla postura e indirettamente sull’obesità infantile. Nel finale la Dott.ssa Chieffo ha presentato il progetto “WITH YOU” che vede protagonisti: UNICEF Italia e Ospedale Gemelli di Roma per offrire supporto psicosociale a giovani e famiglie.