Roma-Latina, Federproprietà: bene Salvini su commissario straordinario, abbia più poteri

“La decisione del Ministro alle infrastrutture e alla mobilità sostenibile, Matteo Salvini, resa nota dalla stampa locale di individuare d’intesa con la Regione Lazio la figura del commissario straordinario per l’autostrada Roma-Latina, va nella direzione indicata dalla lettera che Federproprietà ha trasmesso lo scorso ottobre al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile” lo afferma in una nota il Presidente provinciale di Federproprietà, Benedetto Delle Site.

“Un plauso va certamente anche alla rappresentanza politica locale, la parlamentare pontina Giovanna Miele e il sottosegretario Claudio Durigon, ora – sottolinea l’associazione che rappresenta la proprietà edilizia nella provincia di Latina – occorre attribuire a questa figura maggiori poteri, similmente a quanto fatto con il supercommissario Marco Bucci per il Ponte Morandi di Genova, per evitare di sprecare un altro decennio nella realizzazione di un’opera di cui il territorio necessita urgentemente per uscire dall’isolamento socioeconomico”.

Federproprietà nella fine dell’ottobre 2022 rivolgeva al neoMinistro, oltre agli auguri per il nuovo incarico, la richiesta urgente di un piano di interventi per colmare il gap infrastrutturale della Provincia di Latina, sottolineando la pericolosità della Ss 148 Pontina e in particolare invocando l’adozione del “modello Genova” per avviare finalmente i cantieri dell’Autostrada Roma-Latina.

 “Signor Ministro, è arrivato il momento – scandiva la lettera di Federproprietà – di adottare per l’autostrada Roma-Latina il ‘modello Genova’ per dare un segnale di speranza e di ripartenza a tutto il Paese: è ormai evidente che solo con l’intervento di un super-commissario, attraverso un approccio manageriale e non burocratico che veda pubblico e privato davvero alleati, il progetto potrà essere realizzato, eliminando ogni possibilità di ricorso al Tar e di rallentamento”, facendo leva sull’articolo 32 del Codice degli appalti europeo (contrattualizzazione diretta), il quale “prevede che in determinati casi si possa usare la contrattualizzazione diretta con almeno 5 soggetti (per Genova sono stati 25) con un unico vincitore. In soli due anni da quel maledetto 14 agosto 2018 in cui crollò, il Ponte Morandi è stato ricostruito facendo del modello Genova un metodo per superare l’impasse burocratico-amministrativo che paralizza il Paese.”

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